TIVOLI – Asl senza Risonanza Magnetica, che fine hanno fatto i 600 mila euro stanziati?

La Fials chiede al Ministero di inviare gli ispettori. E una Tac nuova è “parcheggiata” da ottobre

I primi passi sembrarono muoversi nel 2013. E nel 2017 furono addirittura stanziati i fondi necessari.

Ma di quei 600 mila euro finanziati dalla Regione Lazio si sono perse le tracce.

Oggi, a distanza di tanti anni, l’Organizzazione Sindacale F.I.A.L.S. (Federazione Italiana Autonomie Locali e Sanità) torna alla carica per avere almeno una Risonanza Magnetica all’interno della Asl Roma 5.

Lo ha fatto con una nota –CLICCA E LEGGI LA NOTA– a firma del Segretario territoriale Laura Mosticchio (nella foto sopra), trasmessa mercoledì 18 gennaio al Ministero della Salute, al Presidente facente funzioni della Regione Lazio Daniele Leodori, all’Assessore regionale alla Sanità uscente, Alessio D’Amato, candidato Presidente alla Pisana del Centrosinistra, oltre che per conoscenza a Francesco Rocca, candidato Presidente alla Pisana del Centrodestra, e al Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria Locale di Tivoli Giorgio Giulio Santonocito.

Nella nota Laura Mosticchio ripercorre le vicissitudini di una delle poche Asl d’Italia priva della Risonanza Magnetica e arriva a chiedere al Ministero della Salute l’invio dei propri ispettori.

Due gli obiettivi della richiesta.

Da una parte, valutare l’effettivo impegno dei 600 mila euro stanziati dalla Regione Lazio nel 2017 per l’installazione di una Risonanza Magnetica.

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Dall’altra parte, individuare eventuali responsabilità dovute a dilazioni o inerzie che non hanno permesso ai 600 mila utenti dell’Asl Tiburtina una parità di trattamento rispetto alle altre Aziende Sanitarie Regionali.

Sì perché, a sentire la Fials, la Roma 5 è l’unica delle 10 Asl Regionali priva della Risonanza, nonostante i 5 Poli Ospedalieri di Tivoli, Colleferro, Monterotondo, Palestrina, Subiaco, nonostante le due Case della Salute e le relative REMS.

Il Segretario territoriale F.I.A.L.S. ricorda ai destinatari della nota che a gennaio 2013 l’allora Direttore Generale Nazareno Renzo Brizioli individuò l’esigenza di dare alla collettività una risposta adeguata alle necessità degli utenti in ambito Radiologico, costretti – ieri come oggi – a effettuare le prestazioni presso strutture private convenzionate, con costi di diversi milioni di euro pagati ogni anno per i rimborsi.

La Fials Asl RM5 – si legge nella nota – non accetta più dilazioni o giustificazioni che da oltre un decennio non hanno permesso a questa Azienda Sanitaria un’attrezzatura fondamentale come la Risonanza Magnetica in grado di eseguire diagnosi accurate e potenziare le prestazioni sanitarie.

Malgrado la Regione Lazio abbia stanziato circa 600 mila euro nel 2017, a seguire l’Azienda prevedeva una spesa di ben 470.756 euro per creare un ambiente idoneo dove collocare una strumentazione di Risonanza Magnetica, di cui ad oggi non abbiamo notizia.

Non si capisce inoltre, come questa Azienda possa ridimensionare la mobilità passiva “uno degli obbiettivi principali di questa Regione” non avendo la benché minima capacità di una offerta sanitaria “attrattiva”, più rispondente alle esigenze dei cittadini”.

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A peggiorare la situazione la Fials registra l’impossibilità per gli utenti di eseguire esami Radiologici e TAC all’Ospedale di Tivoli, unico DEA di I livello della Asl, essendo prestazioni erogate esclusivamente a pazienti interni nei reparti o provenienti dal Pronto Soccorso.

Nonostante il 6 ottobre 2022 sia stata aggiudicata la fornitura alla Società Siemens Healthcare Srl – conclude Laura Mosticchio – un Tomografo Computerizzato 128 slice è ad oggi in attesa di essere installato”.

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