Si conferma un’eccellenza sanitaria, il Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS di Roma, piazzandosi al primo posto come “migliore ospedale d’Italia” nella classifica stilata dal rinomato magazine americano Newsweek, pubblicata il 2 marzo 2023.
Un riconoscimento che giunge per il terzo anno consecutivo al quale si aggiunge un’altra eccellente gratificazione in scala mondiale: l’ospedale è alla trentottesima posizione tra i World’s Best Hospitals, su oltre 2.300 ospedali provenienti da 28 diverse nazioni analizzati per stilare la classifica aggiornata a livello internazionale. Sono solo 5 gli ospedali italiani nella top 100 mondiale e 13 nella top 250 secondo il ranking elaborato per il progetto che esamina una serie di criteri oggettivi di qualità, di valutazione di esperti e di pazienti.
“Siamo davvero molto felici della conferma del nostro ranking e in particolare di essere ancora al vertice delle strutture ospedaliere nazionali – dichiara il Presidente della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, Avv. Carlo Fratta Pasini -. Ci sono straordinarie prospettive di crescita, sia nelle attività cliniche sia in quelle di ricerca, ma anche severe preoccupazioni per l’aumento dei costi e per i limiti e i vincoli all’accesso ai fondi pubblici da parte di un ente come il nostro, che è riduttivamente considerato di natura privatistica, e che si fa carico di oltre un quinto dei bisogni sanitari dei cittadini del Lazio. Questo primato nell’assistenza sanitaria nazionale, deve trovare quindi adeguato riconoscimento e sostegno da parte del nuovo governo regionale che presso quello nazionale” conclude.
Orgoglio e grande soddisfazione espressa anche dal Direttore Generale della struttura, Prof. Marco Elefanti che esprime “…gratitudine per l’impegno quotidiano nel garantire le migliori cure a tutte le persone che si rivolgono con fiducia al nostro Ospedale. Si rende con urgenza necessaria – considera poi Elefanti -, per consentire un rafforzamento del posizionamento a livello internazionale delle più qualificate e complesse strutture ospedaliere del Paese, l’introduzione di un sistema di finanziamento e di valutazione dedicato e specifico, che superi la dimensione regionale e miri a creare le condizioni per la realizzazione di una rete di qualificate strutture di interesse nazionale”.


