Strage di Cutro, la Meloni: “La mia coscienza è a posto”

Secondo la Presidente del Consiglio è solo colpa "dei cinici trafficanti"

Sono giorni particolari questi, in cui veniamo accusati di cose raccapriccianti, ma la mia coscienza è a posto. Più persone partono, più persone si mettono nelle mani di cinici trafficanti, più c’è il rischio che qualcosa vada storto“. E’ così che la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nel partecipare alla presentazione di un libro religioso, si è espressa sul tema dell’immigrazione.

Non credo che questo possa essere il modo più umano è giusto di affrontare questa vicenda, forse più facile – ha aggiunto – forse è il modo più facile quello di nascondere la testa sotto la sabbia, lasciare che siano mafiosi e trafficanti a decidere chi debba entrare nel nostro Paese”.

“In questi giorni – ha concluso –  mentre altri fanno polemiche, io parlo al telefono per sbloccare un fondo internazionale tunisino senza il quale la Tunisia rischia grosso. Non c’è un interlocutore su questo che ascolti. Speriamo nelle prossime ore. Ma è quel che stiamo facendo. Io credo che è questa la politica seria che va fatta“.

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Nella strage di Cutro, in Calabria, sono morte oltre 75 persone che cercavano di sbarcare in Italia. Molti erano bambini. La polemica si è accesa per i ritardi nei soccorsi.

Intanto nel Mediterraneo si continua ad assistere Ada latri drammi. A due settimane da Cutro altre 30 persone sono state risucchiate dal mare dopo aver chiesto aiuto per ore.

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