Roma – “In tre per violentarmi sotto casa”, 19enne soccorsa dai Carabinieri a Casal Bruciato

La spingono contro il muro e cercano di approfittare di lei. L'aggressione in pieno giorno raccontata dalla vittima

Una strada, sempre la stessa strada, quella che percorre ogni giorno per recarsi al lavoro. Solo che stavolta è deserta, non c’è un’anima in giro. E’ pomeriggio, le passano accanto tre giovani che tentano un approccio. Lei rifiuta le avances e da lì inizia l’incubo per una 19enne romana che ha raccontato a Il Messaggero l’episodio di violenza accaduto a Casal Bruciato a Roma.

“Pensavo fosse finita così invece, mi hanno sorpreso alle spalle, mi hanno colpito e minacciata. Mentre uno mi teneva contro il muro, gli altri due hanno iniziato a palpeggiarmi. Ho capito che stava per accadere il peggio”. La giovane si trova a pochi metri da casa, accerchiata dal gruppetto, tenta di divincolarsi e chiedere aiuto. “Li pregavo di lasciarmi andare – racconta – di non farmi del male ma loro continuavano”. Improvvisamente però i tre mollano la presa e se la danno a gambe levate: è il passaggio di una pattuglia dei Carabinieri a farli desistere dal loro intento.

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I militari soccorrono la ragazza visibilmente scossa e la accompagnano all’ospedale, dove i medici attestano condizioni fisiche buone per dimetterla. Solo che l’incubo reale per la giovane ragazza è appena iniziato perché seppur l’aggressione non lascia segni esterni, la segna però nel profondo. “Non riuscivo più a dormire, a mangiare. I giorni successivi li ho trascorsi chiusa dentro casa. Non volevo più andare da nessuna parte da sola e chiedevo di essere accompagnata ovunque”.

La ragazza vittima dell’aggressione, ha compreso la necessità di chiedere un supporto per affrontare e superare quanto subito e così si è rivolta al Telefono Rosa e poi al centro antiviolenza Paola Lattes dove ho intrapreso un percorso di assistenza e di sostegno psicologico.

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