MENTANA – Noemy Michelle a 13 anni già un’artista. Nome d’arte Akemi

La 13enne di di Mentana, grazie al suo talento per le figure manga, ha vinto il concorso Girben e adesso avrà una mostra tutta sua

A tredici anni è già un’artista e a breve avrà una mostra tutta sua. È di Mentana, in provincia di Roma, la vincitrice del concorso Girben. Si chiama Noemy Michelle Dinu, il suo nome d’arte Akemi. Con i suoi disegni manga è riuscita a primeggiare davanti a adulti e professionisti. La sua arte è motivo di orgoglio per la sua famiglia, ma anche per il comune di Mentana, tanto che il sindaco Marco Benedetti le ha proposto di organizzare una mostra tutta sua. Nel frattempo Akemi studia anche pianoforte e a che due lingue: giapponese e cinese.

Il tuo nome d’arte è Akemi, perché hai scelto questo nome?

Nel 2020 ho fatto più amicizie al di fuori della scuola, e con queste amicizie ho scoperto il mondo dei manga e degli anime. Era partito tutto da cercare un nome per un personaggio che mi ero inventata (sempre nel 2020). Ero in chiamata con questi miei amici e stavamo cercando “nomi giapponesi femminili” per questo personaggio, ed era apparso “Akemi”; poi un mio amico mi disse che il nome Akemi sarebbe stato benissimo a me (io e i miei amici ci diamo dei soprannomi, e io volevo averne uno come il resto dei miei amici). Da quel giorno “Akemi” è divenuto, oltre che un terzo nome, anche il mio nome d’arte.”

Come ti sei appassionata al disegno?

Fin da piccola amavo, non proprio disegnare, ma colorare. Perché non amavo disegnare? Perché non ero brava, detto sinceramente. Io fin dall’asilo ho sempre odiato quando per colorare qualcuno usciva fuori dai margini oppure io uscivo fuori dai margini.

Cercavo sempre di evitare, alla fine era per “essere precisa”. In quinta elementare ho cambiato scuola, e mi ricordo di due persone che disegnavano benissimo. Io ero “famosa” per come coloravo, ed ero molto gelosa perché quelle persone disegnavano bene.

Sempre in quinta avevo deciso di smettere perché sentivo che la mia passione veniva esclusa dal mondo di tutti. Iniziate le medie (ritornando quindi al momento della scoperta del mondo anime) ricominciai a disegnare i personaggi delle poche serie anime che avevo visto.

La prima volta che ho colorato un disegno anime ricordo che era una serata di Sanremo, e mentre ascoltavo la tv disegnavo. Mia madre appena visto cosa stavo facendo era sbalordita. Era il mio disegno preferito, ma ogni volta che lo riguardo, faccio sempre un paragone tra un disegno attuale, facendomi pure una risata. Ma grazie a quello che oggi chiamo “un disegno brutto”, continuo ancora oggi, e spero che continui, anzi, per me continuerà.

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Il tuo stile preferito?

Il mio stile preferito è sempre lo stile manga, ma specialmente due: lo stile di Hirohiko Araki, il fumettista giapponese e creatore delle Bizzarre Avventure di Jojo. Le Bizzarre Avventure di Jojo, oltre ad essere il mio anime preferito e adorare follemente lo stile di disegno, è uno stile compreso tra il realismo e lo stile manga. E lo stile di Junji Itō, fumettista giapponese e considerato uno dei più importanti autori di manga horror. Alla fine, il mio stile è un mix proprio di questi due stili di disegno.”

Quali sono i tuoi progetti futuri?

Vorrei tantissimo continuare con il disegno, ma anche studiare nuove lingue. Per adesso sto studiando il giapponese e il cinese, e quando inizierò il liceo e studierò bene il tedesco, in tutto dovrei saper parlare 8 lingue.”

Hai frequentato qualche corso? O hai in mente di frequentare una scuola o istituto in particolare?

Mia madre ad ottobre 2022 mi ha iscritto a un corso annuale della scuola romana dei fumetti per imparare la prospettiva e l’anatomia, visto che sono sempre stata autodidatta. Per un mese ho frequentato un corso breve (sempre con la scuola romanda dei fumetti) con Yoshiko Watanabe, fumettista e professoressa della scuola, che nel 2022 ha vinto il Romics d’Oro. Visto che frequento già una scuola di disegno ho scelto il linguistico, perché le lingue sono la mia seconda passione.

Come ti sei sentita quando hai scoperto di aver vinto il primo premio nel concorso Girben?

Ero ancora piccola, avevo 11 anni, ed è stato la mia prima conquista (anche se ho vinto dei colori). Io all’epoca (e tuttora) non avevo tanta fiducia in me, ma speravo solo nel terzo posto. Avevano partecipato in più di 400 persone. Io giorno dei risultati il direttore della Girben e un altro disegnatore (di cui non ricordo il nome) disegnavano in live e a fine disegno dissero i risultati.

Io scrissi molto, infatti nella live di Instagram ero molto attiva. Appena partito con il terzo posto, mi sono quasi arresa, quindi speravo nel secondo posto. E io mio nome non era nemmeno nel secondo posto…. Stavo per chiudere la live quando ho sentito: “al primo posto una ragazza molto attiva in questa live, AKEMI”. Lì io non potevo dire ai miei genitori per ironia: “ho perso. Scherzo ho vinto”. Ero corsa tipo scioccata in salotto dicendo “AIUTO HO VINTO”. Non sono un tipo di persona che si emoziona, ma stavo scoppiando dalla felicità.”

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Sui social mostri i tuoi disegni? Se sì, dove possiamo vederli?

Sì. Su Instagram: akemi.kun E su Tiktok: _akemi.kun

Hai altre passioni oltre al disegno?

Oltre al disegno mi piace suonare il pianoforte, ma adoro studiare le lingue. Sto frequentando un corso online di giapponese (Japonika) e a casa studio il cinese. Di lingue parlo l’inglese, lo spagnolo, il rumeno e il giapponese (cinese ancora no perché ho iniziato da poco). Per prossimo anno ho scelto il Liceo Catullo nell’ indirizzo di lingue, e farò tedesco e continuerò con lo spagnolo.”

Cosa vuoi fare da grande?

Non ho ancora chiare le idee, infatti con gli esami di terza media non ho il tempo di pensare molto, ma credo di diventare o un’artista o una fumettista.”

Cosa dicono i tuoi genitori?

Akemi…Il suo nome d’arte mi è piaciuto tantissimo. Oltre ad essere bello, contiene anche “Emi” e fin da piccola la chiamavo Emi., racconta la mamma Gabriela.

Riguardo al disegno, da piccola disegnava e costruiva modellini particolari. Poi durante la pandemia ha iniziato a disegnare questi fumetti giapponesi e guardare su internet i cartoni animati giapponesi in lingua originale con sottotitoli…ha iniziato a comprare libri e ogni giorno faceva tantissimi disegni sempre più belli.

Ho trovato un giorno su Facebook la pubblicità della Scuola Romana dei Fumetti in via Flaminia, ho chiesto un appuntamento e ho scoperto che i professionisti con cui avrebbe studiato avrebbero modellato meglio il suo talento. Allora per il suo tredicesimo compleanno le ho regalato un anno alla Scuola Romana dei fumetti.

Andando a Romics l’anno scorso abbiamo conosciuto Yoshiko Watanabe (astroboy) che prese anche il Romics d’oro 2022. Lei purtroppo lavora con ragazzi dal 18 anni in su…. Ma vedendo i suoi disegni ha accettato farle un corso breve di manga online. Così per Natale le abbiamo regalato questo corso che poco fa ha finito.

Inoltre, ogni tanto la sentivo cantare in un perfetto giapponese o dire qualche frase quando parlava con le amiche, così le ho regalato un corso di giapponese che ha finito.

Attualmente continua presso la Scuola Romana dei fumetti in presenza, da settembre a giugno, e sta facendo il secondo corso di lingua giapponese. Sono molto fiera di lei e continuerò ad aiutarla a seguire i suoi sogni.

(di Camilla Nonni)

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