GUIDONIA – Sequestrato nella notte e rapinato, la Polizia sulle tracce dei banditi

Parla Antonio Ciavatta: “Ferito e demoralizzato dentro ma fisicamente bene, grazie per la vicinanza”

Potrebbero avere le ore contate i sequestratori di Antonio Ciavatta, il 52enne autotrasportatore di Villanova di Guidonia, aggredito e derubato all’alba di venerdì 14 luglio (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).

Da 48 ore gli agenti del Commissariato di Tivoli stanno scartabellando le foto segnaletiche di uomini e donne di nazionalità romena corrispondenti all’identikit fornito da Ciavatta rimasto in balìa della coppia di balordi per sette ore, dopo essere stato tramortito a pugni e minacciato con un coltello alla gola, e derubato del telefono cellulare, del bancoposta e del portafogli con all’interno carta di identità, tessera sanitaria, patente, oltre alla scheda Cqc, la scheda tachigrafica del camion e la carta carburante.

Gli investigatori mantengono il più rigoroso riserbo sul caso, ma dagli uffici di largo Salvo D’Acquisto trapela un certo ottimismo.

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Il primo passo, recuperare la refurtiva e ricavare le impronte digitali dell’uomo e della donna che sulla via Tiburtina, davanti all’ex kartodromo della “Pista d’Oro”, fingendosi pedoni in difficoltà si sono fatti scarrozzare dal camionista per mezza periferia Est della Capitale per poi narcotizzarlo e abbandonarlo nell’area industriale di Tavernelle, sempre a Guidonia.

Intanto oggi, lunedì 17 luglio, Antonio Ciavatta è tornato a lavoro, nonostante il trauma cranico e la frattura delle ossa nasali giudicate guaribili dai medici del pronto soccorso di Tivoli in 15 giorni.

“Ringrazio veramente di cuore tutti voi per i centinaia di messaggi e la vicinanza nei miei confronti su quello che mi è accaduto – ha scritto Antonio Ciavatta oggi pomeriggio sul suo profilo Facebook sto bene, ferito e demoralizzato dentro ma fisicamente bene e pronto a tornare a combattere in questa vita.

Sicuramente questa cosa mi ha segnato molto ed è e sarà molto difficile dimenticare!

Grazie di cuore a tutti.

Adesso è tempo di meditare e riflettere, scusate se non rispondo al telefono ma ho bisogno di tempo per tornare come prima”.

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