GUIDONIA – Imu evasa dall’Asl, il Comune reclama 155 mila euro

Non risultano pagate le imposte 2022 per i terreni dell’ex Istituto Santo Spirito

Non avrebbe pagato le tasse e ora è arrivato il conto, ma evidentemente è convinta che il prezzo non sia giusto.

Così la Asl Roma 5 di Tivoli ha deciso di opporsi all’avviso di accertamento da 154.846 euro e 66 centesimi notificato dalla “Tre Esse Italia Srl”, la società concessionaria dell’accertamento e della riscossione dei tributi per conto del Comune di Guidonia Montecelio.

Si tratta di imposta relativa all’anno 2022 relativa ai terreni edificabili e fabbricati costruiti nelle aree dell’ex Pio Istituto Santo Spirito un patrimonio di proprietà dell’Asl di Tivoli di circa 400 ettari esteso tra l’ex polverificio Stacchini a Tivoli Terme e il Centro Agroalimentare Romano di Setteville di Guidonia.

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Un debito che la Roma 5 ora è pronta a far annullare.

Per questo mercoledì 10 gennaio con la delibera numero 53 –CLICCA E LEGGI LA DELIBERA– il Direttore Generale Giorgio Giulio Santonocito ha affidato l’incarico di proporre ricorso alla Corte di Giustizia Tributaria di Roma all’avvocato Valerio Ficari e al commercialista romano Andrea Liberati per un importo totale di 8 mila 210 euro e 47 centesimi.

Già il 20 dicembre 2021 la “Tre Esse Italia Srl” notificò alla Asl 12 avvisi di accertamento esecutivo per il mancato pagamento di Imu e Tasi tra il 2015 e il 2019 per un totale di due milioni 938 mila 848 euro.

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Anche in quel caso il Direttore Generale Santonocito si avvalse dell’avvocato Valerio Ficari, Docente di Diritto Tributario all’Università di Tor Vergata per una conciliazione extragiudiziale col Comune di Guidonia Montecelio.

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