TIVOLI - Ponte della Pace, i soldi per il restauro non bastano: variante da 100 mila euro

Il Comune recupera le somme accantonate col ribasso del 20%

Da oltre vent’anni è l’opera pubblica più chiacchierata di Tivoli, ma anche una delle più importanti in quanto ogni giorno è percorsa a piedi da centinaia di pendolari e studenti.

Il Ponte della Pace, la struttura lignea che collega le due sponde del Bacino San Giovanni, torna a far parlare di sé dopo il devastante incendio del 18 luglio 2022 che lo danneggiò gravemente determinandone la chiusura.

Sì, perché i soldi stanziati per l’appalto del “Restauro e risanamento conservativo del Ponte della Pace” non sono sufficienti. O meglio, non è sufficiente l’importo di aggiudicazione alla “Tecnotetto Srl”, l’impresa che il 19 luglio 2022 aveva vinto la gara offrendo un ribasso percentuale del 20,21% sull’importo dei lavori a base di gara.

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Per questo venerdì 12 gennaio con la determina numero 100 – CLICCA E LEGGI LA DETERMINA - il dirigente ai Lavori pubblici Tullio Lucci ha approvato la perizia suppletiva e di variante autorizzando l’utilizzo di tutti i 350 mila euro stanziati per il progetto.

Secondo la determina, la variante si è resa “necessaria per la presenza di eventi inerenti alla natura e specificità dei beni oggetto di intervento verificatasi in corso d’opera”.

Vale la pena ricordare che il Ponte della Pace era stato riaperto il primo aprile 2023, ma “a tempo” perché i lavori non erano ancora completati.

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