TIVOLI – Ospedale, i comunisti alla Procura: “Dissequestrare il San Giovanni Evangelista”

Lettera aperta del Partito Comunista Italiano Sezione Monti Prenestini Casilina e di Unione Popolare Tivoli

Dal Partito Comunista Italiano Sezione Monti Prenestini Casilina e da Unione Popolare Tivoli riceviamo e pubblichiamo:

“Spett.le Procura di Tivoli

La Sezione PCI Monti Prenestini Casilina e UP Tivoli in qualità di forze politiche del territorio vogliono esprimere preoccupazione per la situazione attuale dell’ospedale San Giovanni Evangelista di Tivoli.

Desideriamo sottolineare l’urgenza di prendere provvedimenti per il dissequestro dell’ospedale, almeno per la parte non coinvolta nelle indagini in corso. Alle gravi conseguenze legate all’emergenza sanitaria che stiamo affrontando, l’allungamento del sequestro sta provocando ulteriori danni al nostro ospedale.

Purtroppo, abbiamo constatato che attrezzature sanitarie essenziali vengono progressivamente trasferite verso altre strutture e i medici e gli infermieri vengono collocati in altri ospedali. Questo comporta una dispersione delle risorse umane e materiali che sostenevano il funzionamento del nostro ospedale, mettendo a rischio la salute e la sicurezza dei nostri concittadini.
Ci rivolgiamo a voi con fiducia con l’assoluta certezza che anche a voi sta a cuore la sopravvivenza dell’ospedale di Tivoli e la tutela della salute dei cittadini. Vi chiediamo quindi di restituire l’ospedale alle istituzioni locali, permettendo così la riapertura e il ripristino delle normali attività ospedaliere.

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Siamo consapevoli del ruolo fondamentale della Vostra Istituzione nel garantire la giustizia e tutelare l’interesse pubblico. Tuttavia, vi preghiamo di considerare gli effetti devastanti che il prolungamento del sequestro sta avendo sulla nostra comunità. La mancanza di un ospedale funzionante nel nostro territorio compromette gravemente la qualità delle cure e pone a rischio le vite dei nostri concittadini.

Preso atto della situazione vi esortiamo ad agire nel migliore interesse della salute pubblica. Chiediamo con forza che venga revocato il sequestro dell’ospedale San Giovanni Evangelista o, quantomeno, che venga garantita la riapertura immediata di quelle parti non coinvolte nelle inchieste in corso.

Vi ringraziamo per l’attenzione dedicata alla nostra richiesta e per il prezioso lavoro che svolgete a servizio della comunità. Confidiamo nella vostra capacità di valutare questa situazione d’emergenza e di adottare le misure necessarie per proteggere la salute dei cittadini di Tivoli e di tutta la AslRm5 che ad oggi mancano di un Dea di I livello e di un Punto Nascita.

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Distinti saluti”.

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