PALOMBARA SABINA – Bimbo annegato alle Terme, dissequestrato il parco acquatico di Cretone

Le indagini sulla morte del piccolo Stepan Bakanev non sono terminate

La Procura di Tivoli ha dissequestrato le Terme di Cretone, l’impianto balneare di Palombara Sabina dove il 17 agosto 2023 è morto annegato Stepan Bakanev, il bambino russo di soli 8 anni residente a Castel Madama.

Una panoramica delle Terme Sabine di Cretone a Palombara Sabina

Il pubblico ministero Giuseppe Mimmo, titolare dell’inchiesta, ha accolto l’istanza presentata dall’avvocato Gabriele Galeazzi di Roma, legale dell’amministratore della società che gestisce le Terme, revocando il sequestro delle tre piscine, compresa quella in cui il bambino è stato risucchiato durante le operazioni di svuotamento della vasca.

“Le indagini preliminari sono ancora in corso – spiega l’avvocato Galeazzi – Il consulente del pubblico ministero ha effettuato i sopralluoghi richiesti e siamo in attesa del deposito della consulenza, per cui non sussistevano più le ragioni del sequestro.

Le Terme di Cretone possono riaprire secondo le indicazioni e le prescrizioni della Asl e della Procura atte ad evitare il ripetersi di incidenti.

Si tratta di una struttura importante per l’intera provincia che ha sempre operato in maniera seria e diligente”.

Stepan Bakanev, il bambino di 8 anni morto annegato alle Terme di Cretone il 17 agosto 2023

Nel fascicolo per omicidio colposo aperto dalla Procura di Tivoli per la morte del piccolo Stepan sono stati iscritti i nomi dei due amministratori delle Terme di Cretone e di due bagnini in servizio il 17 agosto 2023, un 18enne di Palombara Sabina e un 20enne di Moricone, il primo era addetto allo svuotamento, l’altro alla sorveglianza della vasca centrale profonda tre metri dove si è consumata la tragedia.

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Quel giorno Stepan era andato alle Terme per trascorrere una giornata in piscina insieme alla mamma Natalia, al padre Anton e alla sorellina Mia.

Tutto è accaduto verso le 18,20, quando dagli altoparlanti gli ospiti erano stati invitati a uscire dall’acqua per l’inizio dello svuotamento delle vasche. Dopo pochi minuti era stato il papà di Stepan a rendersi conto che il piccolo non c’era e dopo averlo cercato disperatamente in tutto il parco era andato negli uffici a chiedere di fare un annuncio in russo per rintracciare il figlio.

Sarà proprio Anton a ritrovarlo a fondo vasca, intrappolato in un tubo di scarico di diametro di circa 30-35 centimetri sprovvisto della grata protettiva.

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Il genitore tentò disperatamente di salvarlo, purtroppo invano.

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