Il film “Mary Poppins” censurato: “Usa un linguaggio razzista”

In Gran Bretagna è stato giudicato come non adatto ai bambini under 12 per il termine "Ottentotti"

Davvero guardare Mary Poppins potrebbe plagiare le menti dei bambini, che crescerebbero come violenti, razzisti, desiderosi di compiere abusi e stermini, rivendicando i loro diritti di colonialisti europei?

Facciamo un passo indietro e ricolleghiamoci alla recente censura britannica ai danni del celebre film Disney con Julie Andrews, diventato un classico per generazioni di bambini, che dopo averlo visto sicuramente avranno sognato di crescere in compagnia di una tata con la borsa magica.

Il film girato nel 1964, ha subito un declassamento nella tabella delle British Board Film Classification. In pratica, adesso la dolcissima Mary non sarà più un personaggio per tutti, ma sarà destinato solo ai bambini con più di 8 anni di età. Per i più piccoli invece, la visione dovrà essere accompagnata da mamma e papà.

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Ad essere accusato con tanta fermezza, il termine “ottentotti” che appare nel film, e che, effettivamente, veniva utilizzato nel 900 come termine dispregiativo dai bianchi colonialisti, per definire i popoli del Sudafrica.

L’attore Reginald Owen, nei panni dell’ammiraglio Boom, lo usa per ben due volte nel film, provocando, per certo, lo sconcerto nel pubblico dei piccoli spettatori, che a 8 anni sicuramente porranno la loro attenzione su questa parola, e non su tutto il resto del film!

Pare però che la BBC non sia di questo avviso, e che ci tenga a salvaguardare i bambini da un linguaggio razzista, ammesso, ovviamente, che i bambini in questione capiscano cosa voglia dire “ottentotti”, ormai in disuso da anni.

La suddetta emittente, però, sembra non preoccuparsi di questo aspetto e, in una nota ufficiale, sottolinea che i bimbi potrebbero trovare questo comportamento discriminatorio, addirittura angosciante, e che potrebbero riproporlo nelle loro vite senza rendersi conto del potenziale reato.

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Beh, se tutto questo salverà il mondo da futuri uomini violenti che alle elementari si offendono a vicenda dandosi degli “ottentotti”, e sia chiaro, solamente in questo caso, allora sì… questo provvedimento è stato utile.

Non resta che chiederci, quindi, se quei poveri sventurati cuccioli che hanno visto “Mary Poppins” da soli sul divano abbiano sviluppato sentimenti di predominanza sul resto del mondo, facendo valere il loro ruolo di colonialisti, o se semplicemente abbiano sognato di entrare in un mondo incantato accompagnato da uno spazzacamino e da una tata con la borsa magica.

(Matteo Somma)

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