CASE ROSSE – “Drogata e violentata al campo rom”, caccia a un 30enne

La 14enne trasferita in casa famiglia: positivo il test per gli stupefacenti, i medici non riscontrano abusi

Tracce evidenti di abusi sessuali non ce ne sarebbero.

E’ quanto emerso dagli accertamenti sulla ragazzina di 14 anni di nazionalità serba residente nel campo nomadi di via di Salone a Case Rosse ritrovata giovedì pomeriggio 11 aprile in stato confusionale dagli agenti della Polizia Locale di Roma Capitale (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).

L’adolescente ha riferito ai vigili urbani di essere stata drogata e violentata, per questo era stata immediatamente accompagnata all’ospedale “Bambino Gesù”, dove gli accertamenti di rito hanno individuato tracce di sostanze stupefacenti nel sangue escludendo segni di aggressione, percosse e violenze.

Per questo la 14enne è stata dimessa e affidata a una casa famiglia dove sarà ascoltata dagli agenti del VI Gruppo Torri della Polizia Locale di Roma Capitale, alla presenza degli assistenti sociali ai quali la famiglia dell’adolescente era già in carico.

LEGGI ANCHE  Esalazioni di cloro nella Spa, cinque intossicati

Secondo il quotidiano “Il Messaggero”, la 14enne avrebbe riferito di essere stata drogata e violentata da un gruppo di ragazzi più grandi ma di non ricordare alcun dettaglio.

A detta del padre, la 14enne frequentava un ragazzo romeno di 30 anni e sarebbe proprio lui l’autore delle presunte violenze. Sembra infatti che il 30enne insieme ai suoi amici si sarebbe allontanato dal campo rom subito dopo l’accaduto.

Le indagini della Polizia Locale proseguono per ricostruire i fatti.

Condividi l'articolo:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.