FONTE NUOVA - L’acqua potabile è preziosa, multe salate per chi annaffia orti e giardini

Il sindaco Presutti firma l’ordinanza anti-spreco: Polizia Locale a caccia di trasgressori, multe fino a 500 euro

L’acqua è una risorsa pubblica di primaria ed assoluta importanza, per cui è necessario necessario limitare gli usi impropri.

Sono i presupposti dell’ordinanza numero 17 – CLICCA E LEGGI L’ORDINANZA - firmata venerdì 3 maggio dal sindaco di Fonte Nuova Piero Presutti.

Si tratta della cosiddetta ordinanza anti-spreco che ogni anno le amministrazioni comunali emettono per disciplinare un uso razionale dell’acqua potabile e per evitare che una eventuale siccità possa condurre a situazioni critiche sia quantitative che qualitative nell’approvvigionamento idrico.

Il provvedimento è stato firmato dal sindaco di Fonte Nuova a seguito della nota inviata il 2 maggio a tutti i Comuni di competenza da parte di Acea Ato2 S.p.A per limitare gli utilizzi della risorsa idrica erogata unicamente per scopi potabili e fini igienico – sanitari.

LEGGI ANCHE  TIVOLI - Elezioni, grillini e civici corrono per Francesca Chimenti Sindaca

Così fino al 30 settembre prossimo tutti gli utenti sono invitati ad un uso estremamente accorto e a prelevare l’acqua dalla rete idrica di distribuzione comunale esclusivamente per i normali usi domestici e sanitari ovvero per tutte le attività regolarmente autorizzate che necessitino dell’uso dell’acqua potabile.

Come ogni anno viene vietato l’utilizzo improprio dell’acqua per il lavaggio di cortili e piazzali, per il lavaggio domestico di autovetture e motocicli, per l’irrigazione e innaffiamento di giardini, prati ed orti, per il riempimento di piscine, vasche da giardino, fontane ornamentali e simili, anche se dotate di impianto di riciclo dell’acqua, se non previa presa contatto con Acea al fine di concordare modalità e tempi di riempimento.

LEGGI ANCHE  SANT'ANGELO ROMANO - Lavori di manutenzione, mezzo paese senz'acqua

Inoltre viene vietato qualunque uso ludico o che non sia quello alimentare domestico e per l’igiene personale.

Ai trasgressori dell’ordinanza verrà applicata una sanzione amministrativa da 25 euro a 500 euro.

Sarà la Polizia Locale ad effettuare controlli a campione per verificare l’uso corretto dell’acqua potabile.

Condividi l'articolo:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.