Romanisti accoltellati al derby, arrestati 4 ultras della Lazio

I “curvaioli” della Nord hanno tra i 23 e i 38 anni

Sono stati arrestati stamane, martedì 7 maggio, quattro ultras della Lazio ritenuti responsabili, in concorso tra loro, di tentato omicidio e lesioni personali aggravate ai danni di due tifosi della Roma dopo il derby di Coppa Italia.

Lo annuncia in un comunicato stampa la Questura di Roma.

Stando alla nota, all’esito di un’articolata attività di indagine condotta dalla Polizia di Stato, la Digos della Questura di Roma, su delega della locale Procura della Repubblica, ha dato esecuzione all’Ordinanza di Custodia Cautelare emessa dal GIP del Tribunale Ordinario di Roma nei confronti dei 4 ultras che nella tarda serata dello scorso 10 Gennaio, a margine del derby di Coppa Italia Lazio – Roma, aggredirono violentemente alcuni clienti del Clover Pub di viale Angelico, nel quartiere Prati.

Le manette sono scattate per Lorenzo B., tatuatore di 24 anni, già daspato per gli scontri di Atalanta-Lazio del 2019, Simone D. C. di 38 anni, , detto “Momme”, anche lui daspato per gli scontri coi bergamaschi, Gianmarco C. di 23 anni ed Enea B. di 24 anni, considerato uno degli ex “Irriducibili”.

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Durante la violenta aggressione al pub rimasero feriti due giovani, per lesioni procurate verosimilmente con armi da taglio, uno con prognosi superiore a 40 giorni e l’altro con prognosi di 30 giorni, entrambi tifosi della Roma.

Secondo il comunicato della Questura, le immediate attività di indagine espletate a cura della Digos capitolina, coordinate dalla Procura della Repubblica, essenzialmente basate sull’analisi delle immagini di videosorveglianza dell’area limitrofa al luogo dell’azione violenta, hanno permesso, in maniera precisa, di ricostruire esattamente il percorso degli aggressori, 6/7 persone che, dopo essersi radunate a circa 100 metri di distanza dall’obiettivo, hanno raggiunto il pub di interesse, hanno compiuto il raid violento e poi si sono dileguate su viale Angelico.

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Gli ulteriori sviluppi investigativi, corroborati dalle risultanze dell’analisi dei dati di traffico telefonico della zona interessata e dalle comparazioni di immagini sviluppate dalla Polizia Scientifica, hanno permesso di acquisire altri riscontri circa il probabile coinvolgimento dei 4 soggetti sottoposti a misura cautelare.

All’esito della complessa ed articolata attività di indagine effettuata, il GIP del Tribunale di Roma, su richiesta del Pubblico Ministero titolare, ha emesso un’Ordinanza di Custodia Cautelare disponendo gli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico per tre indagati e il Divieto di Dimora nel comune di Roma (limitatamente ai municipi 1 e 2) per il quarto indagato.

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