Si avviano a conclusione i lavori per la sistemazione di via Maria Santissima di Quintiliolo, strada fondamentale per la viabilità di Tivoli chiusa per una frana dall’oramai lontano 8 giugno 2020.
La Città Metropolitana di Roma Capitale si appresta infatti a collaudare i pilastri realizzati dalla “Impresa Giorgio Lanzetta Spa” di Roma, la ditta alla quale il 26 aprile 2023 è stato affidato l’appalto per una cifra netta complessiva di 441.088,51 oltre IVA di legge.
Lo stabilisce la determina numero 3103 – CLICCA E LEGGI LA DETERMINA - firmata mercoledì 21 agosto dal dirigente del Servizio Gestione amministrativa del Dipartimento Viabilità e mobilità Valerio De Nardo.
Con l’atto viene affidato l’incarico di effettuare prove su pali per l’importo complessivo di 14.976 euro e 72 centesimi alla “Società Tecnica MP Srl” di Roma.
Si tratta di un’azienda leader del settore con uno staff di ingegneri, geologi e tecnici fortemente specializzati nella prova di carico su pali e micropali, misurando gli abbassamenti delle strutture mediante sensori elettronici montati su aste telescopiche collegati a PC e mediante misure ottiche con livello elettronico di altissima precisione.
Vale la pena ricordare che lo scorso 25 luglio il dirigente alla Viabilità della Città Metropolitana di Roma Capitale Giovanni Quattrociocchi aveva approvato la Perizia di Variante con un aumento di spesa pari a 91.431 euro e 96 centesimi rispetto all’importo contrattuale dei lavori, che lo porta alla cifra netta complessiva di 441.088,51 oltre IVA di legge (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).
Durante la realizzazione dei lavori circostanze impreviste e imprevedibili hanno determinato la redazione della variante in corso d’opera con aumento di spesa e che in corso d’opera sono state rilevate ulteriori criticità non interessate nel progetto originario.
In particolare, l’interferenza di monte dei micropali del diametro di 200 millimetri con i collettori per una lunghezza di circa 30 metri.
Come si giustificano i 91.431 euro e 96 centesimi in più?
La somma è considerata necessaria per le seguenti lavorazioni:
– Riduzione della larghezza della fondazione dai previsti 3.20 metri a 2.10 metri. L’interasse tra pali passa così da 2.60 a 1.60 metri;
– Spostamento della fondazione verso valle di 25 centimetri in modo da allontanare l’intera struttura dai collettori ACEA e contemporaneamente si riduce la lunghezza dello sbalzo;
– Ulteriore riduzione dello sbalzo, in corrispondenza del massimo ampliamento, di 30 centimetri allo scopo di contenere le sollecitazioni indotte dai carichi stradali sulla fondazione;
– Aumento dello spessore della struttura di fondazione da 50 a 80 centimetri per aumentare il peso stabilizzante;
– Aumento della lunghezza dei micropali da 6.00 metri a 8.00 metri;
– Spostamento dei sottoservizi Enel e Telecom, in funzione della nuova configurazione geometrica della soletta di fondazione, nello spazio compreso tra i due allineamenti di micropali (lato valle e lato monte);
– Modifica del sistema di smaltimento delle acque pluviali, che prevede il posizionamento di tubi di drenaggio all’interno del muro a passo di 2 metri.