GUIDONIA - L’Istituto “Volta” vince il contest nazionale “A scuola di STEM”

Gli studenti realizzano un impianto acquaponico alimentato da energia solare

La Fondazione Leonardo, in collaborazione con Edulia Treccani Scuola, ha lanciato un’iniziativa educativa all’avanguardia destinata a supportare i docenti italiani nell’insegnamento delle materie STEM (Science, Technology, Engineering, Mathematics).

L’obiettivo è chiaro: formare menti critiche, preparate e consapevoli, capaci di affrontare le sfide del futuro con un approccio interdisciplinare e tecnologico.

A completare il percorso, il contest nazionale “A scuola di STEM”, che ha invitato gli studenti a realizzare un video di massimo tre minuti per presentare un’idea innovativa e creativa in ambito STEM.

La partecipazione al concorso ha coinvolto Istituti Scolastici da tutta Italia, tra cui anche l’Istituto Tecnico Tecnologico “Alessandro Volta” di Guidonia, che ha accolto con entusiasmo l’iniziativa grazie alla segnalazione del Dottor Alessandro Morbioli, regista RAI.

È stata la Dirigente Scolastica, Avvocata Maria Cristina Berardini e il Vicepreside Massimiliano De Sena, della sede di Guidonia, a promuovere l’adesione interna, invitando i docenti delle diverse aree disciplinari a presentare progetti originali.

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Gli studenti della quarta E Informatica insieme al professor Torquato Toti

A raccogliere la sfida è stata la classe quarta E dell’indirizzo Informatica, guidata dal professor Torquato Toti, che ha elaborato un progetto ambizioso partendo da un’analisi demografica globale fornita dall’ONU.

La riflessione sull’aumento esponenziale della popolazione mondiale ha orientato gli studenti verso la ricerca di soluzioni sostenibili per la produzione alimentare.

La classe quarta E ha vinto il contest nella categoria riservata alle scuole secondarie di secondo grado a livello nazionale ed è stato valutato dalla giuria come “particolarmente originale e di grande impatto educativo”.

L’impianto acquaponico a ciclo chiuso, alimentato da energia solare, realizzato dagli studenti

Il risultato?

Un impianto acquaponico a ciclo chiuso, alimentato da energia solare.

Il sistema è costituito da tre vasche interconnesse: una per la coltivazione delle piante, una per i pesci rossi – fonte naturale di nutrienti – e una per la raccolta e il riciclo dell’acqua.

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Una pompa, alimentata da un pannello fotovoltaico e una batteria tampone, garantisce la circolazione continua dell’acqua, simulando un ecosistema autosufficiente ed ecocompatibile.

Questo tipo di progetto rappresenta una concreta applicazione delle conoscenze STEM a favore della sostenibilità ambientale e dell’innovazione agricola.

Un esempio virtuoso di come la scuola possa farsi laboratorio di futuro, coinvolgendo attivamente gli studenti nella costruzione di soluzioni reali. In un’epoca in cui l’evoluzione tecnologica e le sfide ambientali richiedono nuove competenze, iniziative come questa tracciano una rotta chiara: formare cittadini consapevoli, innovatori e protagonisti del cambiamento.

“Le STEM – ha detto il responsabile della sede di Guidonia, Professor De Sena – sono alla base delle innovazioni tecnologiche che stanno guidando il progresso nella società, per cui abbiamo creduto fortemente in questo progetto vicino, peraltro, alle discipline che i nostri alunni studiano”.

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