Filo conduttore del dibattito è stata la necessità di un approccio multidisciplinare alla patologia.
“Spesso il primo specialista a cui si rivolge la paziente è il dermatologo – ha precisato il professor Marco Toscani, Presidente SITri – Perché i sintomi più evidenti della PCOS sono acne persistente, irsutismo o ipertricosi, e alopecia androgenetica”.
Da qui la necessità di indagare a fondo la causa che, in presenza di più sintomi insieme, ha maggiori probabilità di essere individuata.
“La SITri si occupa di problematiche legate ai capelli, e la prima consapevolezza è che dietro una problematica di natura tricologica esiste una causa da indagare. Se questa non viene risolta, la terapia estetica non avrà successo”, ha aggiunto Toscani, sottolineando l’importanza di un inquadramento diagnostico corretto e di una gestione condivisa tra specialisti per garantire alle pazienti una presa in carico adeguata e mirata.
“La società scientifica internazionale EGOI-PCOS sta concentrando i propri sforzi su un aspetto cruciale di questa patologia, ossia l’origine metabolica, tanto da rinominarla Sindrome Endocrino-Metabolica, i cui sintomi – insulino-resistenza, irsutismo, obesità, acne, depressione e ansia – portano ancora oggi autorevoli colleghi a non riuscire a identificarla correttamente”, ha spiegato il professor Vittorio Unfer.
Il professor Unfer ha evidenziato inoltre come questa nuova classificazione, che supera la precedente promossa dall’ESHRE, ponga le basi per sviluppare un percorso terapeutico personalizzato per le pazienti.
L’ampia partecipazione al convegno e l’interesse suscitato dagli interventi confermano quanto la PCOS sia una tematica centrale per la salute femminile e quanto sia fondamentale continuare a sensibilizzare l’opinione pubblica e la comunità medico-scientifica per garantire diagnosi precoci e trattamenti efficaci.