Una prestazione strabiliante con un terzo posto conquistato e un Argento sfiorato per soli 4 decimi.
E’ il bilancio della partecipazione dell’Atletica Tivoli ai Campionati Italiani Individuali Indoor Master 2025, organizzati dalla Federazione Italiana di Atletica Leggera da giovedì 27 febbraio a sabato 1° marzo presso lo Stadio Indoor “Palacasali” di Ancona.
Durante la manifestazione gli atleti dell’Atletica Tivoli hanno regalato emozioni incredibili e performance straordinarie.
Sopra e sotto, alcuni momenti dell’emozionante Staffetta 4×200 SM50 della “Atletica Tivoli”
Uno dei momenti più emozionanti è arrivato dalla Staffetta 4×200 SM50, dove la squadra, composta da Mauro Vecchi, Alessandro Vecchi, Stefano Schintu e Massimiliano Montorselli, ha lottato fino all’ultimo metro per conquistare una medaglia d’argento che è sfuggita per un soffio.
Il tempo finale di 1’43″94 ha permesso alla squadra di conquistare la terza posizione, ma la performance è stata tanto straordinaria quanto sfortunata, in quanto i 4 velocisti tiburtini sono stati battuti dal secondo posto per soli 4 decimi di secondo, una distanza minima che fa emergere la grande qualità e determinazione degli atleti.
Ogni frazionista ha dato il massimo, mostrando tecnica, velocità e un affiatamento perfetto, ma nonostante la grande prestazione, la medaglia d’argento è sfuggita di un soffio.
Questa gara ha messo in luce non solo la preparazione tecnica degli atleti, ma anche la passione e la resilienza che caratterizzano il mondo dell’atletica master, dove l’età non è un limite, ma un ulteriore stimolo per superare i propri limiti.
La staffetta ha dimostrato che ogni decimo di secondo può fare la differenza, e che in sport come questo, anche un piccolo errore o un piccolo vantaggio può cambiare il destino di una gara.
In ogni caso, il podio conquistato nulla toglie alla grande performance di Mauro Vecchi, Alessandro Vecchi, Stefano Schintu e Massimiliano Montorselli, che sono riusciti a mantenere alta la bandiera dell’Atletica Italiana in un evento di grande prestigio.
La loro gara resterà nella memoria come una delle più combattute e affascinanti della competizione, con il rimpianto di un argento che, a soli 4 decimi, sarebbe stato più che meritato.