Il messaggio su Facebook
“Questa mattina – il messaggio con cui Di Vittorio ha annunciato su Facebook la decisione di lasciare l’incarico – ho dato le dimissioni dalla carica di consigliere comunale, non sono proprio dello stato d’animo più sereno, che consentirebbe una posata e formale stesura di un’altrettanto posata e formale lettera di saluti. (…) Mi sento un po’ delusa da me stessa, per non avercela fatta… mi sento stanca, debole e stanca… mi sento donna che rinuncia a un pezzetto di se con sacrificio… mi sento insicura e dubbiosa… mi sento però anche tanto fortunata, per avere un lavoro che mi gratifica, per vivere intensamente il mio ruolo di madre e di moglie, per riuscire a far conciliare tutto questo con l’azione civile e perché circondata da persone speciali con cui è un onore condividere questo percorso. Abbiamo scelto di “non andare dove il sentiero ci può condurre, ma invece dove il sentiero non c’è ancora” e soprattutto “ di lasciare dietro di noi una traccia.” A riveder le stelle”.
I commenti dal Movimento 5 Stelle
“Le motivazioni della decisione, presa insieme a tutta la comunità a 5 Stelle – hanno commentato dal Movimento -, è dovuta all’impossibilità di garantire la presenza che il ruolo richiede, senza che questa abbia ricadute negative sul lavoro ed inoltre, per l’impossibilità di rispettare quanto indicato nella “lettera d’impegno” del M5stelle, che prevede un’assidua presenza alle sedute di Consiglio e delle commissioni comunali.
Le motivazioni di tale scelta potranno far sorridere chi è abituato a comportamenti assenteisti, o ancor più di sincero attaccamento alla “poltrona”, tipica di una certa classe politica.
Diversamente, per chi aderisce al Movimento 5 stelle, il portavoce è considerato semplicemente come uno “strumento” che porta in consiglio comunale la voce dei cittadini. Un intermediario che attraverso il proprio contributo personale, culturale e professionale, elabora idee e principi volti alla realizzazione del bene comune. Al portavoce uscente, Serenella, va il nostro ringraziamento unanime nell’aver dato seguito alla parola data e per il senso di responsabilità testimoniata che la vede già come attivista militante nel Movimento”.
