Monterotondo – Assistenza domiciliare ad anziani e disabili, martedì convegno su risultati ottenuti

Parteciperanno l’assessore ai Servizi sociali Anna Foggia, il consigliere delegato alla Terza Età Walter Antonini, la responsabile dei servizi sociali Francesca Moreschi, l’assistente sociale comunale referente per l’area anziani Luisa Potena, Donatella Girgenti della coop “Patatrac” organizzatrice del servizio, Sabrina Olivieri del consorzio Parsifal, la responsabile del Cad della Asl Luisiana Colombo, Alessia Fedeli della coop “Iskra” responsabile del centro diurno anziani fragili “Elianto” e Carlo Possanza della coop “Il Pungiglione”, responsabile del centro per le famiglie.

 

Assistiti 54 utenti in un anno

Il convegno si prefigge di far conoscere in modo più diffuso le modalità del servizio, testimoniare l’esistenza di una partecipazione in rete e la volontà di irrobustire i legami tra i soggetti attivi nel territorio, oltre che esplorare le prospettive future di sviluppo dei servizi territoriali rivolti ad anziani e disabili.

Rivolto al recupero fisico, esistenziale, emotivo e sociale dell’anziano e del disabile, l’assistenza domiciliare sostiene a Monterotondo 54 utenti per complessive 14.750 ore di servizio annuo (in media 17 ore settimanali per ognuno di essi). 

Coordinati da due assistenti sociali, un educatore e uno psicologo, i dieci operatori del servizio sostengono gli utenti, in percentuali variabili a seconda delle necessità individuali, nell’igiene e nella cura fisica, nei lavori domestici, nelle attività di socializzazione e nelle commissioni extradomestiche.
Attività che riscuotono un marcato gradimento da parte degli utenti, come dimostrano i dati emersi dal questionario di soddisfazione somministrato dalla coop gestrice del servizio che saranno presentati, congiuntamente con quelli statistici, nel corso del convegno stesso.

 

L’assessore Anna Foggia: “Soddisfazione del servizio è oltre il 90%”

“Nell’ultimo anno il servizio ha conosciuto un impulso notevole – afferma l’assessore Anna Foggia – non è perciò un caso che questo riscuota un altissimo livello di soddisfazione da oltre il novanta per cento degli utenti. Scorrendo i dati del questionario, trovo molto significativo il fatto che, a fronte della profonda insicurezza che gli utenti del servizio manifestano nei confronti della società, corrisponda di contro una fiducia pressoché totale negli operatori, identificati esplicitamente come elementi di mediazione in grado di ridurre le distanze, non solo fisiche, col mondo esterno. Convinti come siamo che le risposte ai bisogni individuali, pena la loro inadeguatezza, debbano necessariamente essere fornite in una logica di rete territoriale in cui ogni persona e ogni servizio rappresentino nodi preziosi di un tessuto vasto, sottolineo infine come il servizio abbia saputo porgersi e lavorare in sinergia con le altre realtà, sociali, assistenziali e sanitarie operanti nel territorio”.

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