La delegata del sindaco Fabio Cannella infatti aveva parlato apertamente di “combustione dei rifiuti” riferendosi al caso Buzzi Unicem che giovedì 26 marzo sarà al centro del dibattito al Consiglio comunale di Guidonia. E Rubeis, che già aveva dovuto contenere e ribattere gli allarmi sollevati dall’opposizione guidoniana, non ha usato mezzi termini per ridimensionare le dichiarazioni della Ibba.
L’attacco di Rubeis all’assessore all’Ambiente di Fonte Nuova
“Non esiste nessuna richiesta per bruciare rifiuti nel cementificio”
“La signora Ibba – prosegue Rubeis -, non paga, è stata inoltre l’ideatrice, devo presumere nell’inconsapevolezza del sindaco che rappresenta, di un indirizzo politico che ha portato in quella città alla convocazione di un Consiglio comunale straordinario, con un ordine del giorno fuorviante: no all’incenerimento di rifiuti alla Buzzi, come se la questione fosse di attualità. Un’assise che dovrebbe produrre un atto di indirizzo per la signora condizionante delle decisioni di un’altra istituzione, appunto il Consiglio comunale di Guidonia Montecelio in adunanza domani (giovedì, ndr) per discutere di questioni ambientali. Una ingerenza inaccettabile su materie da noi conosciute sicuramente meglio dell’assessore Ibba, dal momento che riguardano il territorio di Guidonia e che la mia amministrazione ha affrontato sicuramente con maggiore competenza e serietà. Voglio comunque rendermi utile, seppur in un processo evidentemente difficoltoso, di far comprendere alla signora Ibba i veri contorni di questa vicenda. Mi ripeto dunque, non esiste nessuna richiesta per bruciare rifiuti negli impianti guidoniani di produzione del cemento; nessun test è stato effettuato in questo senso e a questo scopo; non esiste nessun caso di pericolo per la salute pubblica. Non lo dico io, lo dicono gli atti, i carteggi tra gli organi competenti. La signora Ibba dovrebbe informarsi”.