Ponte di Nona – I rifugiati lasciano il centro d’accoglienza, spostati in un’altra struttura

La chiusura del centro d’accoglienza gestito fino ad oggi dalla cooperativa Abc, del consorzio 29 giugno di Salvatore Buzzi, è conseguenza delle nuove disposizioni in materia, e a seguito dell’aggiudicazione del nuovo bando di gara post “mafia capitale”, che vede una nuova distribuzione dei profughi nei diversi territori della provincia di Roma.

E il viaggio per i ragazzi di Ponte di Nona è abbastanza lungo, visto che sono destinati ad una struttura di Anzio. “La cosa triste è che così di distruggono mesi di lavoro di inclusione sociale,progetti di lavoro manuale e percorsi scolastici che molti di loro stavano portando avanti – spiega Ilario Garofalo, responsabile del centro di Tivoli -, anche per noi operatori non è un momento facile, ma è soprattutto per loro che mi preoccupo”. Ragazzi spaesati, spostati senza fornire nessuna informazione, a cui vengono tolte quelle poche certezze conquistate negli ultimi 12 mesi della loro vita.

 

Veronica Altimari

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