Subiaco – Vittorio Sgarbi all’inaugurazione del centro studi “Don Paolo Pecoraro”

Nelle sette sale utilizzate per il nuovo Centro Studi, è stato esposto l’archivio personale di don Pecoraro, costituito soprattutto dalle pubblicazioni e dalle registrazioni dei suoi numerosi interventi radiofonici e televisivi e in occasione di convegni e seminari di studi sui contenuti della dantesca Divina Commedia, in quanto profondo studioso dell’opera.
Si tratta di un percorso culturale, che ha per cornice gli affreschi di Francesco Gai ( pittore romano di madre sublacense vissuto nella seconda metà del 1800) e che si sviluppa attraverso la Sala Moraschi, riservata dalla famiglia ai suoi ospiti, la Sala dei Marmi, utilizzata per la custodia degli indumenti, la Sala Francesco Gai, con gli affreschi dell’artista, la Sala della Primavera, dedicata alla musica, la Sala del Sole, riservata dalla famiglia Moraschi all’incontro con gli ospiti, la Sala della Luna, dove i Moraschi avevano il loro studio, e la Sala delle Stelle, che ospitò Giuseppe Garibaldi la notte del 18 aprile 1849.
Costruito a fine ‘700 e primi anni dell’ ’800 , il palazzo Moraschi sorge sui resti del dodicesimo dei tredici monasteri fondati da San Benedetto da Norcia nella Valle dell’Aniene. Per secoli i monaci benedettini hanno abitato in grotte e piccole costruzioni, che si ritrovano ancora oggi nel territorio limitrofo al palazzo.

Fa.Lo.

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