Insomma, è sufficiente pensare a quanto sia di vitale importanza quel tratto di strada percorso, ogni giorno, da migliaia di lavoratori.
Qualche chilometro più in giù, in direzione Tivoli, i residenti di Settecamini e aree limitrofe hanno affisso manifesti perché la situazione è ormai insostenibile.
In sostanza via Tiburtina è ormai un calvario fatto di chilometri da vivere imbottigliati nel traffico o a fare lo slalom tra i vari cantieri aperti.
A tal proposito le organizzazioni sindacali CGIL Roma e Lazio, CISL Roma Capitale e Rieti e UIL il sindacato dei cittadini, hanno richiesto un incontro urgente con l’On.le Linda Meleo, Assessore Città in Movimento di Roma Capitale. Sempre all’Assessore chiedono spiegazioni anche sul prolungamento della Metro B fino a Casalmonastero perché l’appalto è stato assegnato ma non si hanno notizie sui lavori.
Sulla richiesta dell’incontro per discutere dei lavori di via Tiburtina si legge:
“Come certamente saprà questa situazione oltre a determinare condizioni quotidiane di gravissimo disagio per i cittadini, sta determinando labbandono da parte di aziende che ovviamente subiscono il contraccolpo di una situazione di quotidiano blocco del traffico. Segnaliamo inoltre, ed è oltremodo preoccupante, i numerosi incidenti, per ora senza gravi conseguenze, che sono avvenuti e che persistendo la situazione dei cantieri rischiano di essere ben più gravi. Sottolineiamo infine il clima di esasperazione degli abitanti e di chi è costretto, per qualunque ragione ad usare o percorrere la Tiburtina, che può, come qualche segnale indica, degenerare”.
Traffico, incidenti e abbandono delle aziende, questa è la situazione oggi.