Monterotondo – Claudia Campestre – Campanari SMS Cardinal Piazza

Professoressa Tagliaferri, dal momento che lei viene tutte le mattine dalla provincia di Rieti, non ha mai pensato di trasferirsi a Monterotondo?
Fino a qualche anno fa sono stati i miei impegni familiari ad escludere questa possibilità. Oggi, su tutto, prevale l’attaccamento al mio paese d’origine. Vengo a scuola in macchina e ogni giorno impiego circa 40 minuti per arrivare a lavoro. Il percorso tra buche e mezzi pesanti in transito non è dei migliori … ma va bene così!
Perché ha deciso di insegnare proprio religione?    
All’Università ho studiato lettere poi, per una serie di circostanze, mi sono interessata allo studio della teologia. Così ho deciso di iscrivermi alla Pontificia Università Lateranense. L’insegnamento della religione è stato uno sbocco lavorativo abbastanza scontato, che nel corso degli anni mi ha appassionato sempre di più.
Quando lei è arrivata nel 1982, la nostra scuola era diversa?
Quando sono arrivata io questa scuola era stata aperta da soli 4 anni, l’anno scorso infatti ha compiuto 40 anni. Allora esisteva come sola scuola media, l’Istituto comprensivo Loredana Campanari è stato costituito nel 2000. Ricordo che un muretto separava la scuola media dalla scuola elementare che oggi è un plesso del nostro Istituto.  A quei tempi la scuola media era aperta anche il sabato e si usciva alle 13:15. Ovviamente la scuola era più nuova, le pareti erano ricoperte di carta colorata lavabile, come andava di moda. I campetti sportivi che abbiamo ancora oggi erano più curati.
Nel corso di questi anni ha notato dei cambiamenti negli alunni e nei loro genitori?
Non ho notato dei cambiamenti radicali, piuttosto osservo una certa superficialità nel comportamento di tanti alunni. Prima c’era molta più considerazione per ciò che l’insegnante diceva. Molti dei vostri genitori sono stati miei alunni, loro sono i primi a farmi notare che i tempi sono cambiati. Oggi i genitori tendono a giustificare i propri figli anche quando non sarebbe opportuno.
Cosa porta a casa del rapporto che ha quotidianamente con gli alunni?
Ci sono giorni in cui a scuola mi arrabbio molto, perché magari qualche alunno si è rivolto male nei miei confronti, o perché non ha svolto i compiti. Poi torno a casa e penso che magari potevo reagire diversamente, che invece di rimproverare avrei potuto chiedere spiegazioni.  Così la mattina dopo vado a scuola con l’intenzione di chiedere scusa all’alunno, e quando vedo che lui mi saluta nei corridoi come se niente fosse successo, mi si scalda veramente il cuore.
Ci sono regole che ritiene particolarmente importanti nella vita scolastica?
Prima di tutto dovrebbe esserci più rispetto nei confronti degli insegnanti. Capita di entrare in classe e trovare gli alunni che chiacchierano o, peggio, urlano, senza nemmeno salutare. A scuola è molto importante salvaguardare la propria sicurezza, quella dei compagni e dei locali scolastici. È fondamentale entrare in orario e tenere spento il proprio cellulare fino a quando non si esce dal cancello. Io penso che queste regole debbano essere interiorizzate, comprese e condivise  
Cosa le mancherà di più di questa scuola?
Mi mancherà moltissimo il rapporto con i colleghi, persone stupende, sempre disponibili. Con loro mi sento a mio agio, amo conoscerli più da vicino. Devo dire che, pur avendo conosciuto in tutti questi anni diverse generazioni di docenti, non trovo nel corpo insegnanti grandi differenze rispetto al passato.  Soprattutto mi mancherà il rapporto con questa gioventù che vive intorno a me e che a sua volta mi fa sentire giovane.
Ha un sogno del cassetto che vorrebbe realizzare quando non insegnerà più?
Mi piacerebbe molto fare un lungo viaggio in un posto lontano, per esempio a New York oppure in Antartide. Vorrei visitare anche posti più vicini, fare tanti viaggi di breve durata. Però penso che, una volta andata in pensione, avrei difficoltà a gestire tutto quel tempo senza il mio lavoro, perché una cosa è certa: quando entro a scuola è come se tutti i problemi sparissero. A scuola mi sento proprio bene.

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Claudia Campestre
I.C. Campanari
Sms Cardinal-Piazza
Classe Terza D

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