Perché hai deciso di laurearti in ingegneria aerospaziale?
I miei professori mi consigliarono di fare architettura perché ho molto talento nel disegno e nella creatività. Poi osservando i Jet in volo mi incuriosì la scienza che stava dietro al volo di un aeroplano e così presi la facoltà di ingegneria a Roma.
Quindi sei stato sempre una persona curiosa?
Sì certo, sin da piccolo volevo capire come funzionassero le cose. Ricordo dei bellissimi libri che comprò mia madre mia madre della collana “i Quindici” che stimolavano molto la mia fantasia. Amo quindi pensare a nuove soluzioni, per questo ho anche registrato un nuovo brevetto.
Come ti è venuta l’idea di creare un brevetto?
L’idea mi è venuta perché avendo cinque bambini piccoli e poco spazio a disposizione ho pensato di brevettare un passeggino per bambino “ultracompatto”, leggerissimo e facile da trasportare: così ho ottenuto il mio brevetto.
Quindi essere un inventore vuol dire anche essere appassionato. Quali sono le tue passioni?
In generale sono appassionato della mia famiglia, di mia moglie e dei miei cinque figli, come pure stare nella chiesa, ma amo anche andare a pesca, tifare la mia squadra del cuore e scrivere poesie. Io penso che ogni uomo abbia in sé questo germe di genialità e passione, come scrisse Don Giussani ad un amico: ” Immagina se tu non fossi mai nato, quale meravigliosa cosa di meno ci sarebbe al mondo. Ogni uomo è prezioso è può essere geniale”.
Beatrice Malagnino
Classe VF
I.C.G.Garibaldi
Setteville-Guidonia