La caduta del Muro e l’illusione di un mondo migliore

E’ stato il simbolo del Secolo Breve. E’ stato il simbolo di un mondo diviso in due blocchi: Usa e Urss. Ha diviso la Germania in due parti. E’ stato il confine della una guerra fra le due potenze, fino al nove novembre del 1989. Il Muro di Berlino nasce il 13 agosto 1961, quando i berlinesi si affacciarono alla finestra e trovano una cortina di filo di ferro innalzata durante la notte, che impedisce la libera circolazione tra la parte ovest e la parte est della città. Il filo spinato si trasforma in calce e mattoni e viene circondato da aree invalicabili che blindano integralmente il territorio occidentale della città. Le autorità comuniste ne motivano la costruzione come difesa dalle minacce alleate. Quel mondo finisce di esistere dopo quasi 40 anni e tutti ricordano i giovani che arrampicano sul Muro e si dirigono festanti verso la parte occidentale, la notte del nove novembre 1989. In realtà la divisione costruita in cemento armato crolla prima: quando nella Germania Est sale la voglia di liberarsi di quella “protezione”. Del muro oggi non restano che sei punti in varie zone di Berlino, per consentirne la visita ai turisti e un Memoriale in Bernauer Strasse. Il Muro ha anche “alimentato” l’arte con film documentari, fotografie, disegni, e canzoni. Wind of change cantano gli Scorpions, per la caduta del muro divisorio e tutti su quelle fantastiche note sognano un modo migliore. Purtroppo, così non sarà.

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Fernando Giacomo Isabella

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