Gli avvocati contro la decisione di Erdogan di ritirare l’adesione alla Convenzione del Consiglio d’Europa

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato dei Comitati Pari Opportunità degli Ordini degli Avvocati

I Comitati Pari Opportunità degli Ordini degli Avvocati, hanno appreso che la Turchia, con un decreto del Presidente Erdogan, ha deciso di ritirare la propria adesione alla
Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, c.d. Convenzione di Istanbul, della quale è
firmataria dal 2011.
Gli stessi sono molto preoccupati per la deriva che tale atto esprime. La Convenzione rappresenta, infatti, uno dei più importanti approdi per la difesa dei diritti delle donne contro
qualsiasi forma di discriminazione e promuove la parità tra i sessi. Come fonte del diritto internazionale pattizio, essa vincola gli ordinamenti nazionali all’adozione di una legislazione
di contrasto alla violenza di genere e indica le strategie da adottare secondo i pilastri individuati in Prevenzione, Protezione e Punizione. Rappresenta un fondamentale strumento
di contrasto alla violazione della dignità delle donne, in quanto donne, e dei diritti umani. La decisione del Governo turco rischia di vanificare gli sforzi volti verso una tutela piena ed
efficace delle donne, il raggiungimento dell’uguaglianza tra donne e uomini e verso un sistema delle relazioni familiari libero dalla violenza, rappresentando in concreto un regresso
dell’ordinamento stesso.
I Comitati Pari Opportunità degli Ordini degli Avvocati sottoelencati esprimono il loro sdegno verso tale decisione, che si pone in netta controtendenza con l’unanime
riconoscimento del fenomeno della violenza contro le donne, assurto per la sua estensione a vera e propria piaga sociale, e con il bisogno di azioni di contrasto ad essa.
Per questo, i Comitati Pari Opportunità degli Ordini degli Avvocati sottoelencati continueranno il loro impegno contro ogni forma di discriminazione, auspicando al contempo
una netta presa di posizione da parte della politica nazionale ed europea; colgono l’occasione per richiamare all’applicazione della Convenzione di Istanbul che il nostro Paese ha ratificato
con legge n. 77/2013, entrata in vigore l’1.08.2014, e che costituisce fonte primaria regolatrice della materia, tanto nei giudizi penali che in quelli civili.

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