I segreti del boss di Cosa Nostra svelati in un podcast

Quando Totò Riina, cercava uomini fidati per svolgere alcuni “lavori” il primo nome della lista era sempre quello: Matteo Messina Denaro

Quando il boss dei boss, Totò Riina, cercava uomini fidati per svolgere alcuni “lavori” il primo nome della lista era sempre quello: Matteo Messina Denaro, giovane trapanese estremamente ligio alle direttive del capo. Dopo la cattura del “capo dei capi” e di Bernardo Provenzano, Cosa Nostra ha bisogno di un nuovo capo e il nuovo boss non può non essere il figlio di Francesco Messina Denaro, storico alleato dei corleonesi. Il malvivente di Castelvetrano è in prima fila nelle stragi di Capaci e via D’Amelio, nella stagione delle bombe del 1992 /1993  oltre ad essere stato protagonista di una lunga serie di omicidi. Il pentito Vincenzo Calcara, ha collaborato con il giudice Paolo Borsellino, lo descrive come un uomo:” carismatico e determinato, che è cresciuto molto bene presso la scuola di suo padre”. L’inafferrabile boss di Cosa Nostra adesso, però, è finito in un podcast – reportage “L’isola di Matteo”, uscito per Audible. Un podcast rammentiamo è molto simile ad un programma radiofonico. Sono dei programmi audio, che i vari autori caricano su delle piattaforme online. L’opera realizzata da Matteo Caccia, Giacomo Di Girolamo e Luca Micheli è un viaggio di 10 puntate nella Sicilia del boss mafioso ricercato numero uno. In quella regione che Paolo Borsellino ha definito “terra bellissima e disgraziata” gli autori viaggiano attraverso casolari abbandonati, città, campagne, radio e redazioni alla ricerca di un “fantasma” (latitante dal 1993) che continua a tessere la sua infinita trama.

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