Per combattere il fenomeno della prostituzione il sindaco di Cassina de’Pecchi, a pochi chilometri da Milano, intende emettere un’ordinanza che sanziona le donne che indossano abiti succinti.
La rivolta femminile contro la decisione del primo cittadino è stata unanime e anche gli sberleffi e le critiche in rete non sono mancati; “Quindi uno rischia di essere multato se si ferma a parlare con una donna in minigonna, top e tacco 12?”. “Perché non superate ogni limite e scrivete anche quali sono gli abiti che dimostrano l’intenzione di ‘esercitare’?”. “Siamo tornati nel Medioevo”.
Non è però mancato chi si è schierato a favore del sindaco: “È evidente che si voglia limitare unicamente la prostituzione e non la libertà di vestirsi: una polemica senza senso”.
A parte gli scherzi, si potrebbe cominciare con i centimetri di stoffa per finire con velo islamico. E questo, caro sindaco, proprio non va bene.