La Pista d’Oro. Il padovano volante

Riccardo Patrese, era nello straordinario gruppo di piloti italiani che fra gli anni Ottanta e Novanta hanno regalato agli sportivi italiani sogni e soddisfazioni

Per lungo tempo, Riccardo Patrese, è stato il veterano dei GP di Formula Uno con le sue 257 gare disputate, fino a quando gli ex ferraristi Michael Schumacher e Rubens Barrichello tolgono il record al corridore. Il pilota padovano (ha anche lui gareggiato sulla Pista d’Oro al km 19 della Tiburtina) era nello straordinario gruppo di piloti italiani, che fra gli anni Ottanta e Novanta hanno regalato agli sportivi italiani sogni e soddisfazioni. Riccardo Patrese non disponeva certo dell’eccezionale talento di Michele Alboreto, ma ha duellato con i migliori driver della categoria: Nigel Mansell, Nelson Piquet, Ayrton Senna, Alain Prost e Niki Lauda. L’ex pilota Brabham BMW, nel 1993, passato alla Benetton Ford si trova nel team un giovane estremamente talentuoso: Michael Schumacher.  “Stracciò il mio tempo. Controllai allibito i dati del computer: era proprio vero, non c’erano errori di cronometraggio e dovevo rassegnarmi alla pensione”. Ricorda il padovano volante. Dotato di una guida molto aggressiva, Patrese, ha collezionato otto vittorie e in lui anche dopo il ritiro è sempre rimasta sempre la voglia di tornare su una monoposto. L’occasione si concretizza nel 1994, quando nel GP di San Marino perde la vita il leggendario Ayrton Senna, ma il pilota italiano rifiuta l’opportunità offerta da Sir Frank Williams. “Quando correvo in Formula 1- ha confessato Patrese- anch’io ero fatalista, mi ripetevo sempre che a me non sarebbe mai capitato. Ho capito che l’incidente mortale sarebbe potuto capitare a chiunque quando ho visto morire Senna”.

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