“Non voglio essere maggiordomo di idee altrui”

Paolo Bonolis: conduttore ironico o re del trash?

Sessanta candeline

“Per me ha senso fare una tv che ti appartiene, allora mi diverto. Non mi interessa essere un maggiordomo di idee altrui ma il narratore di ciò che sono”.

Cosa racconta del personaggio la televisione di Paolo Bonolis? Sì perché la frase è proprio sua ed è la dedica che il Corriere della Sera fa per celebrare oggi il compleanno del conduttore romano.

60 anni di vita di cui quaranta trascorsi in televisione in uno splendido equilibrio fra Rai e Mediaset.

Sui social fioccano gli auguri e sono molte le persone che gli riconoscono doti da fuoriclasse. C’è chi lo considera strepitoso, ironico, sarcastico, intelligente, colto e chi gli attribuisce (dopo aver letto il suo ultimo libro) un forte senso dell’humor, professionalità da vendere e grande onestà intellettuale.

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Ma il pacco dono “infiocchettato” sul web, nasconde anche qualcosa di insidioso. Tralasciando i giudizi sulla persona, i commenti sulla tv fatta da Paolo Bonolis hanno tutti lo stesso tenore: la sua è una televisione spazzatura in cui a prevalere è il pessimo gusto. I suoi programmi sarebbero il sottoprodotto – scrive un instagrammer – di una sorta di “cultura burina” che tanto male ha fatto negli anni alla programmazione televisiva pubblica e privata.

Ciò che non piace della conduzione di PB è quell’eterno sfottò nei confronti del pubblico e di chi partecipa ai giochi. Sono in molti a considerare questo atteggiamento poco divertente ed anche irrispettoso. È veramente così o mettere alla berlina la gente fa parte di un gioco delle parti in cui tutti sono consenzienti? Che ne pensate? Sarebbe lui il solo responsabile di una cattiva televisione o ne condivide il primato insieme ad altri?  Non sarà che incoronare Bonolis come re del trash significa in verità investirlo di un prestigio (im)meritato?

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Comunque sia, auguri Paolo!

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