Una comica sfida l’Iran. Assomiglia alla Littizzetto

Religione, droga e sesso, miscela esplosiva per far ridere

Infrangere tabù

Zeinab Mousavi è una comica iraniana e la sua ironia è molto simile, per farsi un’idea,  a quella di Luciana Littizzetto. Prende di mira le ipocrisie del suo Paese, soprattutto quelle che riguardano le donne.

Tanto per cominciare, la ragazza viene da una città – Qom – centro religioso di primissimo piano in dell’Iran, una specie di Città del Vaticano senza cupola e colonnato. Si esibisce nei caffè, su Internet ma, soprattutto, coltiva il suo pubblico sui social con performance da migliaia di spettatori.

Bisogna dire che Zeinab si mantiene sempre sulla linea di confine della trasgressione: se la superasse, finirebbe subito in carcere. Va a pescare nella società iraniana per reperire materiale scomodo ma non tanto da “risvegliare” i guardiani della rivoluzione.

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Il personaggio che l’ha resa famosa è quello di una donna sposata di mezza età così coperta dal chador da essere praticamente invisibile. Non le sfuggono allusioni sessuali ma, quando una volta ha ironizzato sulla droga, è scattata l’immediata cacciata dal palcoscenico.

E pensare che la satira persiana era già nota nel 1300. Allora i comici se la prendevano con i religiosi oggi Zeinab con suocere e mogli bigotte. Quando riuscirà a passare il confine?

 

 

 

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