Alzheimer, si conferma una possibile causa

Uno studio compilativo di altre 56 ricerche conferma la connessione tra la malattia e una tipologia di rame “cattivo”

La causa della sindrome di Alzheimer non è ancora definita. Non esiste trattamento in grado di poter addurre a una causa specifica questa malattia del sistema cognitivo. In una ricerca pubblicata su http:// https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/34219710/

è stato ipotizzato un perché. Ed è dato dallo squilibrio del rame nell’organismo. Questo squilibrio è infatti fortemente associato alla neuro-degenerazione nella demenza. Fondamentale, però, a questo punto, anche una spiegazione sui perché in dimensione bio-chimica. Una spiegazione in grado di dare coerenza ai dati clinici, chimici e genetici per supportare un’associazione causale, piuttosto che una semplice correlazione con la malattia.

Nella ricerca si è ipotizzato che lo squilibrio di rame nel cervello umano soggetto a invecchiare velocemente grazie alla funzione antiossidante che alla graduale perdita di energia. Si determinano deficit mitocondriali, impoverimento dei neuroni che hanno bisogno di alta energia. L’accentuarsi di questo squilibrio delle proteine produce diverse conseguenze cliniche. Il dato osservato dalla ricerca per cui si è arrivati alle conferme sul campo con diversi casi di malattia, riguarda la presenza di rame nel cervello in connessione con il suo aumento nel cervello. Lo squilibrio determinerebbe l’effetto di impoverimento cognitivo: il rame buono lo si riscontra nelle proteine, quello cattivo no.

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