Dagli States si teme la stagflazione

Il segnale consiste nell'appiattimento nella curva dei tassi

Stagnazione più inflazione. Binomio micidiale per le economie mondiali. A dare l’allarme come al solito sono i rilevatori finanziari degli Stati Uniti. Col termine stagflazione, infatti, si intende quell’agglutinazione nominale e concettuale con la quale si dà un nome alla situazione per la quale aumentano i prezzi e c’è però stagnazione.

Al momento si tratta solo di un allarme. Ma è stato dato. L’insistenza dei tassi piatti che rilevano. Scendono. E lo fanno molto rapidamente. Ed è così che gli investitori temono l’impennata dell’inflazione.

Il timore è dovuto al fatto che, se confermato il fenomeno in arrivo, si dovranno pensare a delle politiche di riduzione della massa di moneta circolante. La conseguenza consiste nella restrizione della domanda di beni e servizi. Questo ancora è la causa del declino della voglia di impresa. L’economia decresce ed in una fase di recupero dalla grande depressione dovuta alla pandemia è questo un fenomeno da scongiurare.

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