Verifica C19
Dal 6 agosto scatta l’obbligo di green pass che servirà per partecipare ad eventi pubblici e privati e a garantire l’ingresso nei bar, ristoranti, piscine, palestre e centri benessere, limitatamente alle attività al chiuso.
Le multe per i trasgressori sono salate. Vanno da 400 a 1000 euro sia a carico dell’esercente sia del cliente. E, in caso di violazione ripetuta per tre volte consecutivamente, l’esercizio potrebbe essere chiuso da 1 a 10 giorni.
Saranno gli stessi titolari a dover verificare, come previsto dal decreto legge del 23 luglio, il rispetto delle prescrizioni.
Una volta risolti i problemi di privacy, il sistema per effettuare materialmente i controlli è pronto. È infatti in arrivo una nuova app della pubblica amministrazione, si chiama VerificaC19 ed è stata sviluppata dal ministero della Salute per controllare i Green Pass.
Nulla di particolarmente complicato: con la conferma della validità o meno del pass, l’app reca solamente il nome e il cognome della persona da verificare e la sua data di nascita.
I cosiddetti “verificatori” – ristoratori, baristi, commessi, gestori dei cinema, titolari di palestre e piscine – sono tutte le figure professionali, opportunamente delegate dai titolari di locali e licenze, che ruotano attorno alle diverse attività.
Ma i “mugugni” del mondo della ristorazione sono tanti: nessuno intende essere scambiato per controllore ma neanche impiegare una persona appositamente per far scannerizzare i codice Qr dei clienti.
La proposta che viene avanzata dall’associazione di categoria è dunque quella di semplificare le procedure, prevedendo un’autocertificazione che sollevi i titolari dei locali da ogni responsabilità.