Scuola: ripartire in presenza e in sicurezza

Il nodo della vaccinazione obbligatoria per il personale scolastico

Rischio sospensione

Ad un mese e mezzo dalla riapertura delle scuole, la parola d’ordine è ripartire in presenza e in sicurezza.

Ma prima di dire un addio auspicato alla Dad, occorre ancora risolvere alcuni nodi importanti, a cominciare dalla vaccinazione del personale scolastico e degli studenti.

La cabina di regia impegnata sull’argomento sta ancora prendendo tempo ma l’ipotesi più accreditabile è quella di arrivare all’obbligo vaccinale. Esistono ovviamente dubbi e resistenze, per questo si prevede un intervento in due step:  una iniziale raccomandazione non vincolante e poi, senza una risposta soddisfacente nelle prenotazioni in tempi brevi, un’imposizione vera e propria.

Per i professori ed il resto dei dipendenti ci sarebbe tempo fino al 12 settembre visto che il giorno dopo segna l’avvio delle lezioni a livello nazionale. Per chi non si mette in regola scatterebbe la sospensione, in linea con le scelte già prese per il personale sanitario.

Sotto osservazione i numeri della campagna di vaccinazione di chi è impiegato a stretto contatto con gli studenti. I numeri di venerdì scorso indicano che l’84,8% ha già ricevuto almeno una dose e che il 78,8% ha completato il ciclo.

Assai più difficile appare la corsa alla profilassi per i giovani in età scolastica vaccinabili, quelli fra i 12 ed i 19 anni. Ad oggi il 13% di questa fascia ha ultimato il ciclo con il richiamo. Il commissario Figliuolo, a questo proposito, spera di raggiungere entro settembre una percentuale maggiore ma la missione è piuttosto difficile data anche l’imminenza delle vacanze estive.

 

 

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