Covid: il virus non risparmia Hollywood

È Mission Impossible anche per Tom Cruise

Focolai italiani

Le produzioni cinematografiche hollywoodiane sono di nuovo bloccate a causa dell’aumento dei contagi da Covid.

L’incertezza dei protocolli sul vaccino crea ulteriore scompiglio fra gli attori americani. La positività al virus di alcuni membri del cast ha portato allo stop delle riprese di “House of the Dragon”, l’atteso prequel di “Game of Thrones” in onda sul canale Hbo.

Chiuso il set di “God is a bullett” con Jamie Foxx, dopo che gli attori, vaccinati di recente, sono risultati positivi al test. Di recente era toccato, per un breve periodo, anche a Tom Cruise per “Mission Impossible 7”.

L’emergenza legata alla variante Delta sta sollevando questioni sulla fragilità dell’intero sistema cinematografico: si tratta di un ambiente di lavoro particolare dove il distanziamento sociale non può essere rispettato e recitare con le mascherine è davvero impensabile.

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Gli Studios e i sindacati degli attori hanno appoggiato la scelta di far vaccinare più gente possibile, ma nessuno può essere obbligato. Un attore avrebbe chiesto di essere accompagnato sul set da un altro autista perché quello che gli era stato assegnato si è dichiarato no vax.

Se Hollywood piange, il cinema italiano non ride. Sebbene i tamponi e le quarantene siano frequenti sui set, ora nel mirino delle Asl ci sono anche festival e cene, red carpet ed  incontri con la stampa.

L’ultimo focolaio è scoppiato in Sardegna nel corso di una kermesse presenti, tra gli altri, Harvey Keitel, Claudia Gerini, Elena Sofia Ricci, Paola Cortellesi, Claudio Bisio e Sabrina Impacciatore.

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Nonostante il protocollo di massima sicurezza, con tanto di presidio sanitario e tamponi obbligatori, un ospite è risultato positivo al suo rientro a Roma.

Rintracciare i suoi spostamenti sarebbe fondamentale proprio per evitare quello che adesso attori, registi, e produttori temono: la diffusione del virus tra i contatti.

 

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