Da sinistra il Procuratore Capo di Tivoli Francesco Menditto, il Presidente del Tribunale Stefano Carmine De Michele, il Presidente del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati David Bacecci

TIVOLI – Tribunale, il futuro passa per il vecchio ospedale

Ieri al Convitto “Amedeo di Savoia” si è tenuto il Convegno per il ventennale dell’inaugurazione del Palazzo di Giustizia. Presenti giudici, magistrati, avvocati e le più alte cariche istituzionali per tracciare il bilancio dei primi due decenni di attività.

Quando è stato istituito, i vertici di via Arenula devono aver pensato a un presidio a servizio di un paesino di provincia.
Non si spiega altrimenti il motivo per il quale nel 2001 furono assegnati una manciata di giudici, altrettanti magistrati e personale appena sufficiente a smaltire poco più della metà dell’ordinario.
Da allora sono trascorsi vent’anni e la ricorrenza dell’inaugurazione del Palazzo di Giustizia è stata celebrata ieri, martedì 26 ottobre, col convegno “Il Tribunale di Tivoli e il suo Circondario a vent’anni dall’istituzione”, evento organizzato dal Presidente del Tribunale Stefano Carmine De Michele, dal Procuratore della Repubblica Francesco Menditto e dal Presidente Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Tivoli David Bacecci col patrocinio del Comune di Tivoli.
Il Convegno è stato occasione per fare il punto sull’amministrazione della Giustizia nella Città del Nordest con spazi limitati e un organico ridotto all’osso, guardando al futuro con speranza grazie ad un cambio di rotta impresso dal presidente Stefano Carmine De Michele, arrivato al Palazzo di Giustizia di viale Arnaldi a dicembre del 2017 e intenzionato a restare alla guida anche oltre la scadenza del mandato quadriennale prevista a dicembre prossimo.
Il cambio di rotta passa attraverso 44 nuovi addetti all’Ufficio per il Processo assegnati al foro tiburtino su richiesta di De Michele da parte del Ministero di Giustizia grazie alle 16.500 nuove assunzioni con contratto a tempo determinato di 24 mesi finanziate coi fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza concessi dalla Comunità Europea nell’ambito del programma di riforme finalizzate a ridurre i termini di durata dei processi rispetto ai “procedimenti lumaca” di oggi.
E lo stesso Presidente De Michele ha annunciato un’ipotesi futura per far fronte alla cronica carenza di spazi: l’utilizzo dell’ospedale “San Giovanni Evangelista” una volta realizzato il Nuovo Policlinico Tiburtino a Tivoli Terme.
Di questo e molto altro è stato discusso durante il Convegno al quale hanno partecipato le più alte cariche istituzionali, a cominciare dal Prefetto di Roma Matteo Piantedosi, al Procuratore Generale della Corte d’Appello di Roma Antonio Mura, il sottosegretario al Ministero della Giustizia, avvocato Francesco Paolo Sisto, il sindaco di Tivoli Giuseppe Proietti, il sindaco di Guidonia Montecelio – terza città del Lazio – Michel Barbet, e i sindaci dei Comuni ospitanti le sedi distaccate del Tribunale, rispettivamente Mario Moretti di Palestrina, Domenico Petrini di Subiaco e Riccardo Travaglini di Castelnuovo di Porto.

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Sono intervenuti il senatore Alcibiade Boratto, i deputati e avvocati Livio Proietti e Vittorio Messa che hanno ricostruito la storia delle proposte di legge di istituzione del Tribunale di Tivoli.
Il ruolo dell’Avvocatura nell’istituzione del Tribunale è stato invece descritto dall’avvocato Carlo Bartolini, vice presidente del Cdd Roma e già Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Tivoli, e dall’avvocato Simone Ariano, già Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Tivoli.
L’onorevole Marco Vincenzi, presidente del Consiglio regionale del Lazio ed ex sindaco di Tivoli nell’anno dell’istituzione, ha spiegato la funzione del Tribunale nella società civile avallando l’eventuale utilizzo del vecchio ospedale “San Giovanni Evangelista” come sede giudiziaria.
Il Procuratore Capo Francesco Menditto è intervenuto sul ruolo svolto dalla Procura quale presidio di Legalità”, mentre l’azione dell’Ufficio Inquirente nel corso degli anni è stata descritta dal sostituto Procuratore Giuseppe Mimmo, il più anziano dei magistrati in servizio.
La strada percorsa dal Palazzo di Giustizia dal 2001 ad oggi è stata oggetto dell’intervento da parte del Giudice civile Francesca Coccoli.
Ad apertura del convegno l’Accademia “Ergo Cantemus Orchestre” di Tivoli ha eseguito il Canto degli Italiani di Michele Novaro su testo di Goffredo Mameli interpretato dal soprano Arianna Morelli accompagnata al pianoforte da Donatella Squillace.
Nel corso dell’evento è stata inoltre presentata la mostra fotografica “Le Rose Spezzate” e “Avvocati senza paura” in ricordo di Magistrati, Avvocati e Commercialisti che hanno sacrificato la vita per la loro funzione.

 

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