Mostra un andamento positivo la dinamica del lavoro secondo la nota redatta congiuntamente dal ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, dalla Banca d’Italia e dall’Anpal, sfruttando due fonti informative complete e tempestive, ovvero le comunicazioni obbligatorie e le dichiarazioni di immediata disponibilità al lavoro. Si tratta di dati provvisori: la prima base dati è aggiornata al 31 dicembre 2021, la seconda al 30 novembre 2021.
C’è da segnalare però che, anche se alla fine dell’anno si è rafforzata la crescita delle assunzioni a tempo indeterminato, la creazione di posti di lavoro è stata sostenuta soprattutto dai contratti a tempo determinato. L’obiettivo, e per avere una evoluzione positiva per il 2022, è la capacità del sistema produttivo di preservare tali posizioni, molte delle quali sono giunte a scadenza il 31 dicembre del 2021.
Le analisi rafforzano I numeri degli ultimi mesi: mentre le costruzioni continuano a crescere, nel turismo il recupero è ancora incompleto. Anche il comparto della manufatturiera rimane in rallentamento e non è ancora tornata ai livelli di crescita che aveva, in media, nei due anni prima della pandemia.
Confermati pure i divari di genere alimentati dalla pandemia (pur considerando che il lavoro femminile presentava segnali di debolezza già nel pre-Covid), poiché quella limitata ripresa del 2021 ha favorito l’occupazione maschile.