Berlusconi si fa da parte … Ed ora scatta il Piano B

Quelli che dicono di conoscerlo mostrano nuovamente di non avere capito il lucido piano

Come al solito quando c’è di mezzo B. le previsioni vanno a farsi benedire. Quelli che dicono di conoscerlo bene erano sicuri che non avrebbe mollato tanto facilmente e avrebbe tentato l’impossibile. Come sempre si è alluso alla campagna acquisti di grandi elettori, poi i romanzi sull’operazione scoiattolo e altre modalità per captazione di voti … Niente di tutto questo.

B. ha capito che Il Capitano giocava democristinamente su due fronti, Giorgia soffriva il rinnovo della sua leadership volendo acquisirla lei con Fratelli d’Italia. Gli ex forzisti, da lui inventati, che un tempo lo avevano acclamato, si erano inevitabilmente dispersi nei rivoli centristi da cui le strade dovevano considerarsi inevitabilmente interrotte.

Il teorema allora ha fatto partire inevitabilmente il Piano B, come sicuramente aveva premeditato. Questo primo giro gli è servito per capire che il centrodestra non potrà mai più trovare l’unità sul suo nome, né potrebbe ostentarlo sulla base della convenienza: porsi come blocco compatto perché questo gioco farebbe irrigidire ancor più l’altra parte del Parlamento (il centrodestra la maggioranza non ce l’ha).

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E allora la dichiarazione a sostegno di Mario Draghi, apparentemente nella continuità della sua presidenza del Consiglio, serve a ribadire un concetto sostanziale: ‘l’Italia ha bisogno di Draghi‘. E se ne ha bisogno come presidente del Consiglio tanto più ne avrà fino a conclusione del Pnnr: il 2026. E proprio per questo sarà decisivo averlo ancora come presidente della repubblica.

Forza Italia deve sentirsi svincolata da qualsiasi legame di appartenenza e pensare al futuro come forza di centro, liberale, di governo. La Lega deve rimarcare la sua trovata vocazione governativa e porsi tutta dentro la “maggioranza Ursula”. In questo modo un’operazione di confinamento nei confronti di Fratelli d’Italia a cui resterebbe di fare la portavoce della destra.

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Solo a questo punto il Pd, i centristi, parte del Movimento Cinque Stelle potranno girare le loro carte su Draghi e andare alle elezioni. Ma in questa conversione di tutti, significherà che il piano B ha funzionato. E Silvio Berlusconi potrà dire di esser stato il primo elettore dei grandi elettori. E pur avendo perso potrà sentirsi vincitore.

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