GUIDONIA – “Scrittori di classe”, i ragazzi dell’Istituto “Manzi” vincono il primo premio

La terza B della scuola di Villalba si aggiudica il concorso nazionale di scrittura creativa “La Magia del Fantasy” promosso da Conad

Un fantasy di successo, che finirà nelle case di buona parte degli italiani. E’ “Julio e la coccarda di Eximietas”, il racconto col quale la classe terza B della Scuola Secondaria di primo grado dell’istituto comprensivo “Alberto Manzi” di Villalba di Guidonia si è aggiudicata il concorso “Scrittori di Classe”, promosso da Conad e giunto alla sua ottava edizione.

La classe ha ricevuto il primo premio ieri, mercoledì 6 aprile, durante una cerimonia tenutasi nel plesso di via Trento del dirigente scolastico Irene de Angelis Curtis, della vicaria Assia Picciocchi, dei soci Conad Massimo Ladisa, Direttore di “Pac 2000” nel Lazio, ed Edoardo Ribeca, amministratore del “Gruppo Cr”, di Alberto Silvestri, Direttore dei punti vendita Conad di Guidonia, e di Manuela Salvi, responsabile editoriale.

Alla premiazione hanno partecipato anche il sindaco di Guidonia Montecelio Michel Barbet e l’assessore alla Cultura e Pubblica Istruzione Rosaria Morroi.

La terza B è stata nominata tra i 12 vincitori a livello nazionale del progetto, che ha coinvolto in questa edizione oltre 27mila classi di scuole primarie e secondarie di primo grado sull’intero territorio nazionale.

Il tema dell’edizione 2021/2022 del concorso è stato “La Magia del Fantasy: storie di amicizia, lealtà e coraggio”, in cui i ragazzi hanno elaborato un racconto e affrontato valori fondamentali come l’inclusione e il lavoro di squadra, ispirati dal genere fantasy e dalle letture dei romanzi di Harry Potter.

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In particolare, i ragazzi della terza B di Villalba, coordinati dalla referente del progetto, l’insegnante di Italiano Patrizia Bonelli, hanno vinto il primo premio per l’incipit “Lealtà”, uno dei valori – come l’amicizia, il coraggio, il gioco di squadra e l’accettazione del diverso – trasmessi nei romanzi di Harry Potter: ieri ogni studente ha ricevuto un libro, l’attestato con ceralacca e il pelouche del mago eroe degli adolescenti, mentre all’Istituto “Manzi” verranno consegnati dispositivi informatici da scegliere nel catalogo “Insieme per la Scuola”.

In più, quest’anno, le classi hanno avuto la possibilità di creare un’illustrazione coerente con il racconto e che fa parte del meccanismo premiale delle votazioni incrociate tra classi. Il progetto è stato realizzato in collaborazione con Salani Editore, Cittadinanzattiva, Anpe (Associazione nazionale pedagogisti italiani) e Librì Progetti educativi, che hanno contribuito a sviluppare i materiali del concorso, dai percorsi di approfondimento ai webinar, fino alle video pillole, utilizzabili in classe o direttamente da casa.

IL FANTASY DEI RAGAZZI DEL MANZI

Il racconto della classe terza B sarà pubblicato, insieme agli altri racconti premiati, in un volume intitolato “La Magia del Fantasy. Storie di amicizia, lealtà e coraggio”, edito dalla casa editrice Salani e impreziosito da suggestive immagini disegnate da importanti illustratori, disponibile nei punti vendita ad insegna Conad aderenti all’iniziativa.

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“Siano benedette queste iniziative”, ha detto la preside, facendo un esempio legato a Orwell. “Nel romanzo 1984 lo scrittore inglese George Orwell“, ha ricordato la de Angelis Curtis , “aveva descritto una “neolingua” che doveva servire a rappresentare un mondo nuovo. Questa lingua doveva servire anche a semplificare la comunicazione. Per questo, da “buono”, ad esempio, serviva da solo ad esprimere un concetto positivo, rendendo inutile un’ampia serie di vocaboli come ottimo, migliore, eccellente, straordinario e via dicendo”.

“Ogni anno venivano eliminati dei vocaboli e dei verbi pubblicando un nuovo dizionario sempre più sottile. Era un mondo immaginario e tuttavia oggi, in questo nostro mondo reale assistiamo alla graduale scomparsa dei tempi (congiuntivo, passato semplice, imperfetto, forme composte del futuro, participio passato…) che sono un impoverimento del linguaggio che dà voce ad un pensiero al presente, limitato al momento, incapace di proiezioni nel tempo. Meno parole e meno verbi coniugati rappresentano inferiori capacità di esprimere le emozioni e meno possibilità di elaborare un pensiero…Non c’è pensiero senza parole. E allora siano benedette queste occasioni“.

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