MONTELIBRETTI – La minoranza: “No allo scempio del ripetitore sulle case”

Scarselli: "Con noi nessuna discussione, hanno approvato col silenzio assenso"

“Nessuna discussione con la minoranza, siamo venuti a conoscenza della realizzazione di questa opera solo a cantiere aperto. Cantiere che tra l’altro da subito presentava parecchie anomalie”. La minoranza di Montelibretti non fa sconti all’amministrazione di Luca Branciani e attacca sull’installazione del ripetitore telefonico nel centro del paese, vicino alle case.

“Noi minoranza, come tutti i cittadini di Montelibretti, siamo venuti a conoscenza della realizzazione di questa opera solo a cantiere aperto”, ha lamentato Camillo Franchi Scarselli. “Cantiere che tra l’altro da subito presentava parecchie anomalie. Nessuna informazione era stata data ad alcuno. Dal primo giorno abbiamo richiesto al comune la relativa documentazione. Solo dopo ripetute richieste abbiamo finalmente ricevuto gli atti che dimostrano la fitta corrispondenza tra l’operatore telefonico e il Comune fin dal febbraio 2021”

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Sappiamo bene – continuano i consigliere di opposizione – che le autorizzazioni per realizzare questa imponente infrastruttura sono giunte solo quando è scattato, da parte dell’amministrazione, il “silenzio assenso”.
Ci siamo mostrati fin da subito contrari e preoccupati per l’installazione del ripetitore in quella posizione, attivandoci attraverso mozioni, comunicati e manifesti per rendere partecipi i cittadini su ciò che stava accadendo.

Tutti vogliamo che venga migliorato il pessimo segnale telefonico, ma non con una antenna montata a 36 metri di altezza, a pochi passi dalle abitazioni e da una palestra assai frequentata sia da bambini che da adulti. Tra l’altro posizionata in una valle, quando la nostra città è circondata da così tanti colli.

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Oltre 300 cittadini hanno costituito un comitato, con più di trecento firme in calce ad una petizione, uniti tutti per fermare questo cantiere che non doveva essere autorizzato sin dall’inizio. Lasciare una pratica così importante andare in esecuzione per silenzio assenso è per noi più grave anche di averla agevolata in maniera così goffa.

Continueremo a lavorare per far sì che questo scempio non venga realizzato in Via Sant’Antonio Abate, e che si possa posizionare l’antenna in un sito più adatto”.

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