GUIDONIA – Piscina comunale in saldo, gestione a 1.500 euro al mese

Per avviare l’impianto la giunta Lombardo valuta l’offerta di tre associazioni del Coni

L’obiettivo è avviarla per evitare che resti inutilizzata per chissà quanto tempo ancora. Una gestione temporanea almeno fino all’indizione di un bando di gara per la sua assegnazione ufficiale.

Sono gli indirizzi dettati dalla giunta comunale di Guidonia Montecelio per la piscina del Palazzetto dello Sport di via Antonio De Curtis, al Bivio di Guidonia.

E’ quanto emerge dalla delibera numero 113 – CLICCA E LEGGI LA DELIBERA - approvata venerdì 7 ottobre dall’Esecutivo del sindaco Mauro Lombardo su proposta dell’assessore allo Sport Michela Pauselli.

Con l’atto la giunta ha dato mandato al Dirigente allo Sport di predisporre immediatamente una manifestazione pubblica finalizzata a esplorare l’interesse, da parte di associazioni o società sportive dilettantistiche, F.S.N., D.S.A. ed E.P.S., a rigenerare, avviare e gestire temporaneamente l’impianto natatorio a titolo oneroso.

L’idea della gestione temporanea deriva dalla proposta proprio delle Federazioni Sportive Nazionali (FSN), Enti di Promozione Sportiva (EPS) e Discipline Sportive Associate (DSA), organismi che riuniscono le diverse società e compongono il Coni, Comitato Olimpico Nazionale Italiano.

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Secondo gli indirizzi della giunta, per gestire la piscina la base di offerta economica al rialzo non deve essere inferiore a 15 mila euro per la restante parte della stagione sportiva 2022-2023, fino al 30 agosto 2023: in poche parole le società corrisponderanno dieci rate mensili di minimo 1.500 euro, anticipate e consecutive, entro il giorno 5 di ciascun mese.

Il vero nodo della gestione riguarda i costi per le utenze di acqua, energia elettrica e gas, presumibilmente esorbitanti per un impianto natatorio come quello del Palazzetto dello Sport. Nella delibera la giunta indica al dirigente che le società dovranno versare la quota riconosciuta a carico dell’operatore a rimborso di quanto anticipato dall’amministrazione.

Insomma, le utenze restano intestate al Comune da qui fino al 30 agosto 2023 e sempre il Comune pagherà per poi essere rimborsato dal gestore.

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Il gestore della piscina dovrà inoltre presentare una previsione di investimenti minimi per l’avvio dell’esercizio della piscina, realizzati a cura di imprese qualificate, previa comunicazione agli uffici dei Lavori pubblici.

L’impianto dovrà essere dotato di almeno 5 estintori e il gestore dovrà avvalersi di una copertura assicurativa con massimale per ciascun sinistro pari ad almeno 3 milioni di euro, oltre che versare una cauzione o fideiussione bancaria/assicurativa per ogni possibile danno arrecato all’impianto.

Infine le attività sportive dovranno essere effettuate da istruttori sportivi qualificati, in possesso di laurea in Scienze Motorie o diploma ISEF, oppure tecnici di primo livello.

Sempre al gestore spetteranno apertura, chiusura e custodia negli orari di utilizzo, pulizia e igienizzazione, manutenzione ordinaria, incluso lo sfalcio dell’erba nello spazio perimetrale esterno alla piscina, in modo che non raggiunga l’altezza limite di 15 centimetri, la raccolta e il corretto conferimento di ogni rifiuto.

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