Caso plusvalenze: l’inchiesta su Roma e Lazio fa infuriare i tifosi

Indagano le procure di Roma e Tivoli. Le due squadre si dichiarano estranee ad ogni tipo di irregolarità e stanno collaborando con le autorità

Le procure di Roma e Tivoli hanno aperto due fascicoli sulle società capitoline. L’avvio dell’iter giudiziario segue le perquisizioni avvenute l’altro giorno nelle sedi amministrative delle due squadre e rientra nell’ambito della più ampia inchiesta riguardante le plusvalenze, che coinvolge ormai tutta la Serie A. (LEGGI QUI)

Sotto la lente d’ingrandimento degli inquirenti sono finite le documentazioni riguardanti le sessioni di calciomercato dal 2017 al 2021, nella fattispecie dei biancocelesti quelle intavolate con la Salernitana (all’epoca in Serie B e di proprietà di Claudio Lotito).

Tuttavia il presidente della Lazio non è stato perquisito, in quanto protetto dall’immunità parlamentare. Ammende pecuniarie, penalizzazioni, estromissione dalle competizioni europee: ogni scenario è plausibile, sebbene al momento non siano emerse prove schiaccianti ad inchiodare le due società.

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Nel caso dei giallorossi l’attenzione è invece rivolta sulle operazioni condotte dalla gestione Pallotta (di cui qualcosa hanno inevitabilmente ereditato anche i Friedkin, pure eventuali illeciti) il quale però ha fatto sapere che ogni trattativa è stata condotta in maniera pulita e trasparente.

L’interpretazione dei tifosi

In poche ore molti tifosi delle due squadre romane hanno interpretato gli eventi come un tentativo di alleggerire le responsabilità della Juventus, unico club al momento punito con 15 punti di penalizzazione. Nei bar l’argomento di discussione, e molto probabilmente anche la posizione a riguardo, è stato stranamente lo stesso. Per capire cosa potrebbe accadere è ancora presto.

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C’è anche chi prova a entrare nel merito spiegando che, come molti tifosi juventini hanno sostenuto nei mesi scorsi, non esistono criteri oggettivi per stabilire a priori il valore del cartellino di un calciatore.

Di certo una risposta agli interrogativi dei tifosi non arriverà nel breve termine, perché prima dovranno terminare le indagini.

L’unica certezza attuale è la definitiva conferma di una sensazione che gli appassionati hanno da anni: il sistema calcio italiano è gravemente malato e rischia il collasso. (di Federico Laudizi)

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