“Da qualche anno assistiamo ad inaccettabili e imbarazzanti decisioni di alcuni organi scolastici che vietano il presepe nelle scuole o ne modificano l’essenza profonda modificando ad esempio la festa del Natale in improbabili festività dell’inverno per non offendere i credenti di altre religioni. Con la proposta di legge che ho presentato e che è stata firmata da molti parlamentari, non sarà più possibile cancellare il presepe, il Natale e la Pasqua all’interno degli istituti scolastici italiani di ogni ordine e grado. È assolutamente fondamentale salvaguardare e tutelare quelle che sono in fondo le nostre radici culturali che nel presepe hanno un altissimo esempio”.
Si tratta di verbo vergato dalla Senatrice di Fratelli d’Italia, Lavinia Mennuni. Secondo il provvedimento di cui si chiede la votazione si deve vietare l’impedimento a iniziative promosse da genitori o studenti che volessero celebrare tradizionalmente il Santo Natale e la Pasqua cristiana.
Il Natale come tradizione secondo Lavinia Mennuni per: “ricordarne il loro profondo significato di umanità e il rapporto che le lega all’identità nazionale italiana”. Ma la cosa che ha fatto immediatamente discutere riguarda il “procedimento disciplinare secondo le norme” verso i trasgressori.
Quindi fare il presepe non è proprio obbligatorio ma astenersi dal farlo per proprie convinzioni è vietato. Ma in verità, sempre Mennuni, chiarisce: “Bisogna certamente tener presente la tradizioni del Paese ma imporle per legge è fuori luogo. Ci sarà comunque modo, nel dibattito parlamentare, di valutare bene il da fare”.