GUIDONIA – Anziani sfrattati dalla ex del figlio, Lucia e Gabriele: “Difenderemo la nostra casa”

Per la coppia lo sgombero è solo rimandato

In riferimento all’articolo GUIDONIA – “Noi, sfrattati da casa per lasciarla alla ex di nostro figlio”, da Gabriele Delle Monache e Giuseppina “Lucia” Ioannone riceviamo e pubblichiamo:

“Salve, siamo Lucia Ioannone e Gabriele Delle Monache di Guidonia.

Vi ricorderete sicuramente di noi e della nostra vicenda riguardante la nostra casa che venne assegnata all’ex compagna di nostro figlio e alla loro bambina.

Come ricorderete il 28 dicembre doveva sopraggiungere l’ufficiale giudiziario per notificarci lo sfratto, cosa che tale giorno non avvenne perché fu fatta opposizione di terzo a tale sentenza.

Il 25 gennaio venne fissata l’udienza per riesaminare il caso ed il giorno 30 gennaio ci è stato comunicato che il nostro ricorso non è stato accettato.

La motivazione è che il tutto è stato fatto oltre i 20 giorni previsti per fare il ricorso dalla prima notifica dell’ufficiale giudiziario, avvenuta il 7 novembre 2023. Tale notifica riportava che era nostro figlio a dover lasciare l’abitazione, noi non eravamo menzionati e quindi il precedente avvocato ci disse di non preoccuparci.

Pertanto il 7 dicembre, tornava l’ufficiale giudiziario e in quell’occasione ci intimò di lasciare casa nostra e solo a quel punto l’avvocato ci fece fare l’opposizione di terzo a tale sentenza. Il tribunale inoltre, ci obbliga a pagare 655 € di spese processuali e ci comunica che tra 30 giorni tornerà l’ufficiale giudiziario.

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Il giorno 15 gennaio invece abbiamo ricevuto la visita dell’ex compagna di nostro figlio, che voleva a tutti i costi rientrare in casa per riprendere dei vestiti che aveva lasciato circa un anno fa; tali vestiti le sono stati fatti recapitare nell’androne della palazzina, regolarmente piegati in delle buste rigide.

Purtroppo ciò non è bastato a placarla, in quanto voleva solo entrare all’interno disinteressandosi del vestiario e abbiamo dovuto chiamare le forze dell’ordine per farla desistere.

Il giorno dopo Io Lucia, sono stata costretta a recarmi in pronto soccorso per un forte stress emotivo che tale situazione mi ha creato, il tutto refertato.

In tutto ciò l’errore più grave è stato fidarsi del primo avvocato che ha dichiarato che esisteva un comodato d’uso gratuito, purtroppo il tutto confermato in maniera errata anche da nostro figlio. Teniamo a precisare che abitiamo lì da oltre 40 anni, come dimostrato dal certificato storico anagrafico e riteniamo assurdo che non venga preso in considerazione il certificato storico di residenza in quanto non può essere riconosciuto un comodato d’uso, visto che abbiamo sempre abitato e risieduto nella stessa casa.

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Come già indicato nel precedente articolo, siamo entrambi anziani e malati. Lucia invalida al 90% e titolare di legge 104 e Gabriele che soffre di leucemia linfatica cronica.

L’ex compagna di nostro figlio, abita ora con la madre e lavora regolarmente, percependo uno stipendio più che dignitoso che le permetterebbe con il supporto nostro figlio a pagarsi un’eventuale affitto.

Siamo veramente molto stanchi, arrabbiati e provati da tutto ciò, da una situazione che si è venuta a creare soltanto per aver ospitato nostro figlio e la sua compagna insieme alla bambina in un momento di difficoltà.

Concludiamo con il dire che non lasciamo casa libera da mesi per paura di eventuali intrusioni e che nonostante il nostro animo, la nostra malattia non ci arrenderemo mai e lotteremo con tutti i mezzi a nostra disposizione per tutelare il frutto del nostro sacrificio di una vita.
Cordialmente
Gabriele Delle Monache
Lucia Ioannone”.

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