Bimbo di 15 mesi azzannato e ucciso da due pitbull

Il Codacons: “70 mila aggressioni l’anno: non tutte le razze sono adatte a chiunque”

Tragedia stamane, lunedì 22 aprile, a Campolongo in provincia di Salerno, dove un bambino di 15 mesi è stato azzannato da due pitbull ed è morto per le ferite riportate.

Anche la mamma del bambino è rimasta ferita per difendere il piccolo, ma secondo l’agenzia Ansa non sarebbe in pericolo di vita.

Secondo una prima ricostruzione, il fatto è accaduto nel piazzale antistante una villetta a due piani, dove erano presenti i cani di proprietà di amici della famiglia del bimbo che coabitano nello stesso fabbricato.

Pare che il bimbo fosse in braccio allo zio, quando, uscendo di casa, i due cani avrebbero azzannato il piccolo strappandolo letteralmente dalle braccia dell’uomo, rimasto illeso.

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“È stato letteralmente strappato dalle sue braccia e azzannato – ha riferito all’agenzia Ansa il sindaco di Eboli, Mario Conte – Il servizio veterinario prenderà entrambi i cani che non erano di proprietà della famiglia colpita da questa tragedia ma di un’altra famiglia che convive in questa stessa abitazione. E’ stata una aggressione feroce e nonostante sia anche intervenuto uno zio del bambino per cercare di liberarlo, non c’è stato niente da fare”.

Dopo la tragedia di Eboli, il Codacons ribadisce che ogni anno si contano in Italia circa 70mila aggressioni a danno dell’uomo da parte di cani, e che non tutte le razze sono adatte a chiunque.

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Secondo Codacons “è indubbio che esistano razze di cani potenzialmente pericolose per l’uomo, e che la loro diffusione sul territorio è in forte aumento anche a causa di mode e tendenze del momento. Indipendentemente dall’educazione che si dà al proprio animale, è universalmente riconosciuto come alcune razze, ad esempio pitbull o rottweiler, per le loro caratteristiche peculiari fisiche (potenza, robustezza, dentatura) possano provocare ferite letali in caso di morsicatura”.

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