Un colpo studiato nel minimo dettaglio, roba da professionisti del crimine.
E’ quello messo a segno durante le festività pasquali ai danni di un’agenzia di assicurazioni nel Centro di Tivoli dalla quale è stata asportata la cassaforte con la classica tecnica del “buco”.
La “Banda del Buco” è penetrata attraverso un foro alla parete
Secondo le prime informazioni raccolte dal quotidiano on line Tiburno.Tv, i ladri hanno preso di mira l’ufficio al primo piano dello stabile al civico 13 di viale Nicolò Arnaldi, adiacente al Tribunale e alla Procura di Tivoli.
Si tratta di un palazzo di 4 piani con 15 appartamenti, la maggior parte dei quali a uso uffici e studi professionali.
Lo stabile di viale Arnaldi a Tivoli dove è stato messo a segno il furto
All’alba i malviventi si sono introdotti all’interno del condominio, hanno percorso la prima rampa di scale e si sono fermati sul pianerottolo del primo piano.
Obiettivo, un muro perimetrale dell’agenzia assicurativa.
Pare che utilizzando un’ascia da spacco i ladri siano riusciti a praticare un foro sulla parete attraverso la quale hanno asportato la cassaforte indisturbati.
Uno dei pochi residenti nel palazzo presente al momento del furto avrebbe avvertito i rumori e realizzato che erano i ladri quando oramai era troppo tardi.
Ignoto il bottino.
Vale la pena ricordare che durante le festività pasquali la “Banda del Buco” ha messo a segno almeno altri due colpi.
L’ultimo in ordine di tempo sabato 19 aprile ai danni della “Tabaccheria Acquaviva” al civico 10 di via Palmiro Togliatti, ad Albuccione, quartiere alla periferia del Comune di Guidonia Montecelio (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).
Verso le 3 di mattina quattro uomini incappucciati hanno forzato la saracinesca e sfondato il vetro blindato del negozio, probabilmente con una mazza ferrata.
Aperto un varco sulla vetrata, i malviventi sono penetrati all’interno ma a quel punto, è scattato l’allarme e l’antifurto nebbiogeno.
Tuttavia i ladri non si sono persi d’animo e – probabilmente utilizzando delle maschere – nonostante il locale fosse invaso da gas hanno ultimato il “lavoro” facendo razzia di tabacchi, Gratta e Vinci e contanti, portando via anche due cassetti.
Il blitz non poteva passare inosservato, tant’è che più di qualche residente è stato svegliato di soprassalto e ha notato i 4 banditi fuggire a bordo di un’auto di colore nero, una Fiat Stylo o una Fiat Grande Punto, parlando tra di loro in una lingua dell’Europa dell’Est.
Il bottino ammonta a circa 15 mila euro.
La notte precedente un furto con la stessa tecnica è stato consumato al supermercato Conad di via Tiburtina al chilometro 21,200, al Bivio di Guidonia (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).
In quel caso per penetrare nel supermercato i ladri hanno giocato “di fino”, passando attraverso il “Gran Family”, il mega store cinese di abbigliamento e casalinghi adiacente alla Conad.
Almeno in tre sono riusciti a penetrare nel grande magazzino raggiungendo il bar interno al “Gran Family”.
A separare il bar e il supermercato c’è soltanto un muro che i malviventi hanno forato ritrovandosi all’interno di un ufficio dove è custodito il cash in: si tratta di una cassaforte all’interno della quale vengono depositati gli incassi ogni fine giornata direttamente sul conto corrente dell’azienda.
A quel punto, è stato un gioco da ragazzi aprire la cassaforte, prelevare i contanti e dileguarsi nella notte con un bottino di circa 50 mila euro.
Dal modus operandi appare chiaro che si tratti di un “lavoro” da professionisti, ladri ben informati che evidentemente hanno studiato il colpo a tavolino.
I banditi sapevano da quale parte attaccare il supermercato e soprattutto il punto preciso dove fare il “buco” per ritrovarsi davanti alla cassaforte.
Un colpo simile a quello ai danni dell’agenzia assicurativa di Tivoli.