FONTE NUOVA – L’uxoricida: “Volevo solo lasciarla in carrozzella”

La ricostruzione del piano di Domenico Ossoli per uccidere la moglie

Con mia madre, papà è sempre stato violento. Le liti erano verbali di recente, ma in passato spesso no. Anche in passato aveva seguito gli spostamenti della mamma con un dispositivo gps installato sulla sua auto. Conosceva anche l’importo delle sue spese, ma non so come facesse a saperlo. Accusava me e i miei fratelli di non aver fatto pressione su nostra madre affinché ci ripensasse sulla separazione”. A ricostruire le pressioni e le violenze subite per anni da Annarita Morelli dal marito Domenico Ossoli, che l’ha uccisa con un colpo di pistola, uno dei figli in lacrime di fronte agli investigatori.

ESCLUSO IL RAPTUS

Non un raptus, insomma. Dietro al delitto una pianificazione. “Se lo meritava, ho fatto quello che andava fatto”, ha detto, infatti, Ossoli dopo aver freddato la moglie precisando però che in realtà voleva “solo sparagli alle gambe  per lasciarla in carrozzella”. Tesi smentita dall’autopsia visto che il proiettile le ha centrato una spalla e l’ha uccisa sul colpo.

Ieri, però, davanti al gip Sabina Lencioni, il 73enne si è avvalso della facoltà di non rispondere ed è stato riportato in carcere con un’ordinanza di custodia cautelare per omicidio aggravato dalla premeditazione e dai motivi abbietti. Dallo sfogo coi carabinieri subito intervenuti nel parcheggio di via Palombarese è emerso il quadro reale.

L’uomo ha progettato l’uxoricidio il 4 agosto dopo che la moglie, con la quale era in fase avanzata di separazione, pur dormendo ogni tanto a casa sua, gli aveva comunicato di avere intrapreso una relazione sentimentale con un altro uomo. Non era vero – come accertato dai carabinieri della compagnia di Monterotondo e confermato dal procuratore capo di Tivoli, Francesco Menditto – ma solo un estremo tentativo di liberarsi dalle invadenze e dalle ossessioni dell’ex marito mentre lui ripeteva:Non le darò mai la separazione, piuttosto l’ammazzo”. 

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L’uomo pretendeva dalla moglie la restituzione di circa venti milioni di vecchie lire e non voleva perdere la casa a Fonte Nuova, assegnata alla donna. Ma questa è la sua versione dei fatti che comunque non gli ha risparmiato l’accusa di omicidio premeditato dai motivi abietti e dal legame coniugale con la vittime.

“SONO USCITO CON L’IDEA DI UCCIDERLA”

La procedeva dopo il fermo, quindi, procedeva all’interrogatorio dell’omicida, in presenza del difensore d’ufficio nominato e l’indagato confermava di essere partito intorno alle cinque del mattino del 6 agosto da Norcia, con lo specifico intento di venire a Fonta Nuova per sparare alla moglie (“Si sono partito da Norcia con l’idea di sparare a mia moglie”).

In particolare, dichiarava di aver parcheggiato la sua autovettura nei pressi dell’hotel La Brocca e di essersi recato a piedi, intorno alle 9, in direzione del tabaccaio dove sapeva che la moglie era solita andare a giocare.

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Dopo aver atteso per circa 15 minuti, aveva visto la donna salire in macchina e cominciare a fare manovra per andarsene e si era avvicinato all’autovettura e, senza proferire parola, aveva sparato da distanza ravvicinata un colpo d’arma da fuoco in direzione della donna.

LE PRIME DICHIARAZIONI

L’imputato dichiarava che il suo intento era quello di colpire la moglie sulle gambe (“per metterla su una carrozzina) e di averla inavvertitamente colpita all’altezza della spalla a causa della manovra che la moglie stava facendo in quel momento. Subito dopo essersi reso conto che la moglie si era accasciata, si era recato all’interno del tabaccaio dove aveva chiesto di chiamare la “Croce Rossa ed i Carabinieri”.

Dichiarava, poi, che il motivo dell’omicidio era da ricondurre sia a questioni economiche, che alla sua gelosia nei confronti della donna, che era solito pedinare a sua insaputa, avendo collocato circa 4 giorni prima un gps all’interno dell’autovettura (come già aveva fatto in passato), registrando anche le sue conversazioni.

Raccontava infine, che nel corso della sera di domenica 4 agosto 2024, ultimo giorno in cui aveva visto la moglie prima dell’omicidio, quest’ultima gli aveva sputato in faccia invitandolo a trovarsi un’altra donna, confessandogli che lei ormai aveva intrapreso una nuova relazione con un altro uomo. Una bugia che avrebbe acceso la miccia del piano del femminicidio.

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